La Nuova Sardegna

Il consorzio del pecorino: servono giovani preparati

di Giovanni Dessole
Il consorzio del pecorino: servono giovani preparati

Gli studenti degli istituti agrari di Sassari e Olbia online con il presidente Palitta

02 giugno 2020
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SASSARI. Giulia, Francesco, Paola, Michele, Paola, Ilaria, Adele. Studenti degli istituti agrari di Sassari e Olbia, già protagonisti del progetto La Nuova@Scuola e oggi preparati interlocutori del presidente del Consorzio di tutela del pecorino romano, Salvatore Palitta. Che spiega: «L'obiettivo che perseguiamo è cercare di avvicinare il mondo della scuola alle nostre importanti realtà produttive. Un avvicinamento necessario e utile in rapporto alla didattica, e in vista di una eventuale esperienza futura da parte dei ragazzi. Serve il contributo di giovani preparati. Solo così si può contribuire alla crescita del comparto».

Il Consorzio del pecorino romano è uno dei 31 partner del progetto La Nuova@Scuola. Quello andato in scena ieri pomeriggio sulla pagina Facebook ufficiale del quotidiano è stato il settimo appuntamento online in calendario. A moderare l'incontro, come di consueto, la capo redattrice del quotidiano, Daniela Scano. Il messaggio lanciato da Palitta, è chiaro: «Il nostro è un mondo ricco di opportunità. Perché si tratta di un mondo che per innovare e crescere ha bisogno di idee nuove e dell'apporto di voi giovani. Un mondo complesso ma affascinante in cui le idee nuove sono linfa vitale e necessaria».

A introduzione della chiacchierata viene trasmesso un video. Scorrono su schermo immagini di natura, terra, pascoli, latte, formaggio, tradizione, progresso, innovazione e lavoro. “Il futuro della tradizione” è lo slogan che chiude il teaser, e ribadisce il messaggio proposto. La curiosità dei ragazzi spazia a 360 gradi sul tavolo dei temi.

Michele studia a Olbia e gli effetti della pandemia sul comparto sono oggetto della sua prima domanda: «Nonostante tutto – è la risposta – i prodotti alimentari a lunga stagionatura hanno mantenuto consumi costanti in questi mesi di lockdown. La grande distribuzione è cresciuta, e in tal senso i nostri prodotti hanno avuto un ruolo e uno spazio importante. Chiaro che nei mesi a venire dovremo fare i conti con un situazione difficile generata dal post pandemia, soprattutto in rapporto alla capacità di spesa dei cittadini. Abbiamo dato attenzione alla sicurezza e alla tutela di lavoro e salute. Questa esperienza ha avvicinato molto i caseifici, portandoli a collaborare: elemento nuovo, che ritengo dovrà accompagnarci nelle fasi future».

E ad Adele che indaga sul percorso fatto dal presidente Palitta, lui racconta una bella storia di impresa e di famiglia: «Vengo dal mondo della cooperazione. Nel 1980 ho iniziato con la latteria La Concordia di Pattada, venivo da una tradizione familiare di produttori di latte e di formaggio. Per anni abbiamo prodotto il Romano, poi abbiamo iniziato anche a lavorare pecorino sardo da tavola, principalmente per il mercato della costa, zona Arzachena. Ho cominciato ad andare in campagna a 14 anni, per dare supporto a mio padre che aveva problemi di salute. Ho scelto di affiancarlo nella sua attività per circa 30 anni. Sono stato costretto a lasciare gli studi ma ho sfruttato le occasioni di formazione che mi sono state proposte. Ho fatto tante esperienze importanti. E le vivo ancora, come nel caso del Consorzio».

Quindi spazio alla domande sulle attività di controllo del Consorzio, sulla protesta dei pastori («Abbiamo cercato di incentivare informazione e trasparenza legati alla diffusione dei dati produttivi. Fondamentale sarà la condivisione di politiche di settore» dice Palitta), su Hccp e ruolo delle donne, Dop, marchio Pecorino romano. Ma anche sulla storia e il prezzo di questa tipologia di formaggio, la sua tutela e le valutazioni ricollegabili al variare dei livelli di produzione. Temi che denotano conoscenza e competenza da parte dei ragazzi, e che sono di piena attualità.

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