La Nuova Sardegna

L’ipotesi Conte candidato accende la sfida del Senato nel Nord Sardegna

di Alessandro Pirina
L’ipotesi Conte candidato accende la sfida del Senato nel Nord Sardegna

Palazzo Chigi: il premier non scenderà in campo nel collegio di Sassari-Gallura. Peru: se c’è lui voglio essere il suo avversario. A sinistra prove di grande alleanza

06 giugno 2020
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SASSARI. Per ora sembra essere solo una boutade, tra l’altro smentita da Palazzo Chigi, ma nella sua ipotetica discesa in campo nel collegio senatoriale del nord Sardegna il premier Giuseppe Conte ha già due sfidanti. Uno, come lui, arriva da oltre Tirreno: Mario Adinolfi, leader del Popolo della famiglia, che, viste le sue precedenti performance non proprio esaltanti, non dovrebbe impensierire molto il presidente del Consiglio. L’altro, invece, non sbaglia un’elezione ed è un recordman di preferenze. Parliamo di Antonello Peru, il più votato di tutta la Sardegna alle ultime regionali sotto le insegne di Forza Italia e ora passato in Cambiamo, il nuovo movimento di Giovanni Toti. È lui stesso a lanciare la provocazione. «Non ambisco a fare il senatore – dichiara Peru –. Potrei scendere in campo solo se ci fosse Conte, mi piacerebbe sfidare il presidente del Consiglio. Ma se non c’è lui il campo lo lascio ad altri».

L’indiscrezione. Ancora non si sa quando si voterà per le suppletive del collegio Nord rimasto vacante dopo la morte di Vittoria Bogo Deledda, eletta a Palazzo Madama nel 2018 con il Movimento 5 stelle. Presumibilmente gli elettori del collegio - tutta la provincia di Sassari, compresa la Gallura, più 14 comuni di Nuoro - saranno chiamati alle urne il 20 settembre, quando dovrebbe svolgersi l’election day che accorpa regionali, amministrative e referendum. Ieri Repubblica ha lanciato l’ipotesi di una discesa in campo di Giuseppe Conte, ovviamente sostenuto dalle forze di governo, su tutte M5s e Pd. In serata Palazzo Chigi ha smentito: correre per un seggio da senatore non è attualmente nei pensieri del premier. Né tanto meno l'idea di dare vita a un suo partito.

Prove di alleanza. Anche senza Conte non è escluso che i due pilastri della sua maggioranza - centrosinistra e 5 stelle - trovino un accordo su un candidato unitario. Non sarà un’impresa facile, anche perché il collegio vinto due anni fa dal Movimento era una roccaforte del centrosinistra. E difficilmente Pd e alleati vorranno rinunciare a tentare di riprenderselo. Sui nomi è il riserbo è ancora stretto, c’è anche da stabilire a quale territorio andrà il candidato. Sassari ha già un deputato Pd - Gavino Manca - e dunque la Gallura scalpita per avere un suo rappresentante in Parlamento. Quanto ai nomi, per dirla con le parole di Roberto Capelli del Centro democratico, «non abbiamo bisogno di vip, ma mi auguro una candidatura di altissima competenza, autorevolezza e serietà. Dobbiamo andare oltre le sigle e costruire un centro progressista che punti sulla qualità della rappresentanza». Resta da capire se di questa alleanza progressista in chiave anti Salvini (e Meloni oramai) farà parte anche il Movimento 5 stelle. Insomma, bisognerà capire se in Sardegna prevarrà la linea ligure con Pd-M5s che navigano verso l’intesa o quella campana con i 5 stelle da soli contro la corazzata De Luca che va da Leu fino a Mastella.

Il centrodestra. Neanche la maggioranza in Regione ha le idee chiare su come affrontare la sfida delle suppletive. Uno dei nomi più gettonati, Antonello Peru, in lizza fino all’ultimo alle politiche del 2018 e poi depennato, sfida Conte ma di fatto si sfila. «Non ambisco a fare il senatore, voglio solo lavorare per la Sardegna. Se c’è Conte sono pronto a candidarmi, altrimenti sto fermo». Ma fermo non vuole dire accettare passivamente le decisioni degli altri partiti. «Siccome io sono nel centrodestra, ho avuto un grosso consenso e ora faccio parte di un nuovo soggetto politico, voglio partecipare al tavolo che decide». Anche Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, l’uomo forte di Forza Italia, mostra cautela sui nomi. «Dovrà essere una scelta condivisa, tenendo conto degli equilibri della coalizione. Noi i candidati li abbiamo, ma ci batteremo per il centrodestra. Un collegio così grande ha bisogno di gioco di squadra». Per ora nessuno rivendica la candidatura, anche se - in base agli accordi del 2018 - quel collegio dovrebbe andare al Sassarese e all’alleanza Lega-Psd’Az. Che, però, nelle ultime settimane sembra meno solida di un tempo.

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