La Nuova Sardegna

La Nuova @ Scuola

La Nuova@Scuola, il direttore Antonio Di Rosa dialoga online con i ragazzi

di Giovanni Dessole
La Nuova@Scuola, il direttore Antonio Di Rosa dialoga online con i ragazzi

Dalla passione per le news alla professione di giornalista

09 giugno 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «Ogni volta che ci incontriamo resto sempre più ammirato dall'acume che mostrate. Vi considerano superficiali ma lo dice chi non vi conosce: è l'esatto contrario». Parole che chiudono un ciclo e già ne aprono un altro quelle di Antonio Di Rosa, direttore del quotidiano La Nuova Sardegna. L'incontro in diretta Facebook che ieri pomeriggio lo ha visto protagonista dell'intervista con gli studenti del progetto La Nuova@Scuola, è l'epilogo della terza edizione di una iniziativa nata dall'idea del direttore e trasformata in realtà grazie alla collaborazione delle aziende, delle scuole e degli studenti, i giovani della redazione dei ragazzi guidata dalla capo redattrice Daniela Scano e degli istituti superiori di Sardegna.

«La Nuova@Scuola? Nel 2000 realizzai un progetto simile a Genova con il Secolo XIX. Prima volta in Italia, andò benissimo. Arrivato in Sardegna ho pensato di ripetere l'esperimento. La scuola deve aprirsi sempre più all'esterno – spiega – . Deve guardare oltre, al mondo del lavoro e dell'informazione. Le scuole dell'isola lo hanno fatto. I partner sono entusiasti. Abbiamo ottenuto risultati eccellenti. E si continua». Alessia, Andrea, Adele, Beatrice, Enrica, Matteo, Francesco e Federico sono intervistatori attenti e preparati. Curiosi e mai banali, si sono interrogati su professione giornalistica e approccio alla notizia, sul giornalismo a confronto con l'emergenza e fake news. A proposito di fake: «Diffondere notizie false è atteggiamento da condannare e spesso figlio della superficialità. Notizie e fonti vanno sempre verificate, solo allora è possibile pubblicarle offrendole ai lettori».

Chiedono come si diventa giornalista e direttore: «Sono messinese. Ho fatto lo Scientifico. Volevo fare l'ingegnere, poi mi sono iscritto in Scienze Politiche. Immaginavo di poter fare la carriera diplomatica, ma nel frattempo mi sono appassionato al giornalismo. Ho cominciato al Giornale di Sicilia. La prima opportunità è arrivata al Giornale di Calabria. Poi Gazzetta del Popolo e Stampa a Torino, Corriere della Sera, la direzione al Secolo XIX, Gazzetta dello Sport e agenzia La Presse. Un lungo giro di tutto il nord Italia a partire da sud, che oggi mi ha portato a Sassari a dirigere un giornale storico come La Nuova – dice Di Rosa –. Credo nella mia professione, non saprei farne un'altra e non la cambierei con nessuna altra. Mi affascina il meccanismo di raccolta delle notizie. Oggi per fare questo lavoro servono volontà e tenacia: non è semplice, le dinamiche sono cambiate e c'è tanta concorrenza. Inseguite sempre le vostre ambizioni».

Nel corso dell'intervista – sempre disponibile online nella sezione video della pagina Facebook del giornale – il direttore parla di futuro e prospettive dell'isola («Occorre fare il possibile per ricostruire un tessuto economico solido che possa garantire a voi giovani un futuro anche in Sardegna») e del giornalismo cartaceo: «Non scomparirà. Il piacere di leggere un articolo di approfondimento, il dettaglio legato a una storia, un'intervista fatta in un certo modo. Questo fascino conquisterà anche voi giovani». E poi ancora di cronaca e satira, della libertà di stampa «da difendere ad ogni costo rendendo conto solo e soltanto ai lettori» e delle esperienze vissute al fianco di Indro Montanelli, Enzo Biagi e Paolo Mieli. Della pandemia, della vita di redazione in pieno lockdown («Avevamo paura come tutti, ce la siamo cavata. Armonia e impegno per garantire a chi legge una buona informazione») e delle interviste realizzate con i presidenti della Repubblica Sandro Pertini e Sergio Mattarella. Un'ora di scambio d'esperienze e punti di vista: «Siete ragazzi in gamba. E siete parte fondamentale della comunità».
 

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative