La Nuova Sardegna

Per le imprese in difficoltà un’iniezione da 152 milioni

Per le imprese in difficoltà un’iniezione da 152 milioni

La bozza aggiornata della Salva Sardegna la settimana prossima in commissione La giunta regionale punta a mettere in campo un miliardo: «Siamo già alla metà»

11 giugno 2020
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CAGLIARI. Il disegno di legge Salva Sardegna ha in pancia 152 milioni e 615mila euro. Il governatore Christian Solinas aveva annunciato una trentina di milioni in meno, ma l’ultima correzione ha sollevato l’asticella dei finanziamenti. Le fette più grandi sono per le imprese, 90 milioni, il lavoro, 30, e l’agricoltura, 18. Non sono soldi freschi, ma – come ribadito dall’assessorato al bilancio – «frutto di spostamenti all’interno delle missioni contabili – così si chiamano, della Finanziaria 2020». Comunque, al di là delle fonti di finanziamento, la Salva Sardegna è il quarto intervento della Regione per far fronte all’emergenza economica e sociale scatenata dal coronavirus. Secondo la Giunta, finora i contributi messi in campo hanno superato quota 500 milioni. «Vogliamo raggiungere il miliardo – è stato annunciato – e puntiamo a farci anticipare i fondi straordinari dell’accordo di novembre col Governo».

Imprese. La vera novità è il via libera al fondo «(R)esisto», che ha un budget di 65 milioni. È destinato ad «abbattere il costo del lavoro, anche quello a carico dei lavoratori autonomi, con un contributo sino al 30 per cento degli stipendi lordi pagati nel 2019». Per essere ancora più chiari, «(R)esisto» dovrebbe convincere le aziende a non licenziare nonostante la crisi. Sono invece 15 i milioni in più messi a disposizione di micro-piccole imprese e Partite Iva della filiera del turismo. È un finanziamento extra: la legge madre è stata approvata a marzo, ma è aumentata la platea dei beneficiari che ora comprende anche tassisti, venditori ambulanti di alimentari, tour operator, organizzatori di convegni, fiere ed eventi. La formula è stata confermata: sarà ancora quella del prestito a tasso zero da restituire in sei anni, ma le rate scatteranno solo dal quarto. Poi è previsto un contributo a fondo perduto, sarà di 3 milioni, per restituire liquidità (fino a 1.500 euro mensili) a librerie, agenzie librarie, editoria locale, scuole paritarie, nidi dell’infanzia, ludoteche e associazioni che organizzano eventi culturali. Lo stesso articolo prevede altri 8 milioni, sotto forma di aiuti de minimis, per i corsi di formazione dei dipendenti. Infine, un ultimo milione è destinato alle imprese che non godono di buona reputazione in banca.

Lavoro. Il finanziamento più consistente, 18 milioni, eviterà di lasciare in mezzo a una strada i lavoratori stagionali, colf e badanti che non sono stati riassunti a causa della pandemia. In questo caso, è previsto un bonus dalle 600 alle 500 euro per almeno due mesi. Altri 9 milioni sono spalmati fra cantieri comunali Lavoras e ammortizzatori per controbilanciare eventuali licenziamenti collettivi. Infine: 815mila per gli ex Legler e 1,3 milioni a favore degli operai trimestrali di Forestas ad Alà dei Sardi, Bottida, Bono e Monti.

Agricoltura, pesca e ippica. Tra garanzie per l’accesso al credito, sovvenzioni dirette e l’acquisto delle giacenze di Pecorino, destinate alle famiglie in difficoltà, sono stanziati 18,5 milioni. È invece di un 1,3 milioni il contributo per gli allevatori di cavalli e gli ippodromi di Chilivani, Sassari e Villacidro. Ammonta a 250mila euro la quota anti-Covid per la pesca e l’acquacoltura.

Altri interventi. Sono 5,5 i milioni per il rilancio delle associazioni sportive, con una quota (250mila euro) riservata alle società che militano nella Lega Pro di calcio. Cinque milioni, invece, serviranno per ridurre gli effetti della crisi nelle aziende di trasporto urbano ed extraurbano. Infine, negli appalti pubblici le imprese potranno chiedere un anticipo, fino al 30 per cento, dei lavori non ancora eseguiti. Sono congelate fino a 18 mesi le rate dei mutui regionali per l’acquisto della prima casa e prorogati di un anno i contratti per l’insegnamento del sardo nelle scuole.

I tempi. Ora la bozza passerà all’esame della commissione bilancio, la settimana prossima, e del Consiglio regionale entro la fine del mese. (ua)

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