Monsignor Melis è il nuovo segretario dei vescovi sardi
di Mario Girau
Il capo della diocesi di Ozieri sostituisce Sanguinetti Una nomina che anticipa quella alla Curia di Tempio
13 giugno 2020
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SASSARI. Monsignor Corrado Melis, vescovo di Ozieri, è il nuovo segretario della Conferenza episcopale sarda. Sostituisce monsignor Sebastiano Sanguinetti, che lascia l’incarico dopo 8 anni consecutivi d’impegno svolto a fianco dei presidenti Arrigo Miglio arcivescovo emerito di Cagliari (7 anni) e, dallo scorso gennaio, di Antonello Mura (Oristano e Lanusei). I vescovi hanno dedicato gran parte dell’incontro, tenuto a Donigala Fenughedu, a progettare la costituzione dell’equipe dei responsabili che da giugno 2021 guiderà il pontificio seminario regionale e delineare una prima bozza di “lineamenta” per l’applicazione unitaria in Sardegna dell’Esortazione apostolica “Amoris Laetitia”, nell’ambito del sostegno alla pastorale della famiglia e alle coppie di sposi, con particolare attenzione a quelle che vivono situazioni di fragilità.
Nei prossimi mesi la riflessione proseguirà: i vescovi prevedono di pubblicare la relativa nota pastorale nel 2021, in occasione del 5° anniversario dell’importante documento pontificio, che ha accorciato di molto tempi e procedure per la dichiarazione di nullità del matrimonio celebrato in Chiesa.La staffetta tra Sebastiano Sanguinetti e Corrado Melis ne anticipa un’altra, più importante, che interesserà i due prelati tra qualche mese, quando l’attuale vescovo di Ozieri sarà messo alla guida della diocesi di Tempio-Ampurias.
Monsignor Sebastiano Sanguinetti il 29 marzo scorso ha compito 75 anni, quindi è tenuto a presentare al Papa la rinuncia, che, per essere efficace, deve essere accettata dal Pontefice. Se sarà proroga anche per Sanguinetti – come è stato tre anni fa per monsignor Arrigo Miglio a Cagliari e monsignor Ignazio Sanna a Oristano – non sarà superiore a due anni. Se entro l’estate non arriverà nella curia di Tempio un decreto pontificio in tal senso, significa che il Nunzio Pontificio in Italia, monsignor Emil Paul Tscherrig, ha già avviato la pratica per designare il successore di Sanguinetti.
Il nome di monsignor Corrado Melis traspare nelle parole pronunciate dal Nunzio lo scorso settembre a Oristano, al termine della cerimonia di consegna del pallio all’arcivescovo metropolita Roberto Carboni. Soprattutto nella risposta scritta ai sacerdoti della diocesi di Ales-Terralba che chiedevano di conservare l’autonomia della chiesa operante nel Medio Campidano e in Marmilla. Il rappresentante del Papa ha detto chiaramente che in Sardegna si accorperanno, con la dovuta gradualità e senza forzare i tempi, alcune diocesi nella persona di uno stesso vescovo.
Nei prossimi mesi la riflessione proseguirà: i vescovi prevedono di pubblicare la relativa nota pastorale nel 2021, in occasione del 5° anniversario dell’importante documento pontificio, che ha accorciato di molto tempi e procedure per la dichiarazione di nullità del matrimonio celebrato in Chiesa.La staffetta tra Sebastiano Sanguinetti e Corrado Melis ne anticipa un’altra, più importante, che interesserà i due prelati tra qualche mese, quando l’attuale vescovo di Ozieri sarà messo alla guida della diocesi di Tempio-Ampurias.
Monsignor Sebastiano Sanguinetti il 29 marzo scorso ha compito 75 anni, quindi è tenuto a presentare al Papa la rinuncia, che, per essere efficace, deve essere accettata dal Pontefice. Se sarà proroga anche per Sanguinetti – come è stato tre anni fa per monsignor Arrigo Miglio a Cagliari e monsignor Ignazio Sanna a Oristano – non sarà superiore a due anni. Se entro l’estate non arriverà nella curia di Tempio un decreto pontificio in tal senso, significa che il Nunzio Pontificio in Italia, monsignor Emil Paul Tscherrig, ha già avviato la pratica per designare il successore di Sanguinetti.
Il nome di monsignor Corrado Melis traspare nelle parole pronunciate dal Nunzio lo scorso settembre a Oristano, al termine della cerimonia di consegna del pallio all’arcivescovo metropolita Roberto Carboni. Soprattutto nella risposta scritta ai sacerdoti della diocesi di Ales-Terralba che chiedevano di conservare l’autonomia della chiesa operante nel Medio Campidano e in Marmilla. Il rappresentante del Papa ha detto chiaramente che in Sardegna si accorperanno, con la dovuta gradualità e senza forzare i tempi, alcune diocesi nella persona di uno stesso vescovo.
