La Nuova Sardegna

Progetti per l’Italia veloce: la Sardegna è ai margini

di Roberto Petretto
Progetti per l’Italia veloce: la Sardegna è ai margini

Interventi per 200 milioni: nell’isola si punta a migliorare la rete ferroviaria

15 giugno 2020
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SASSARI. Agli “Stati generali” di villa Pamphili uno degli argomenti maggior peso messo sul tavolo dal presidente Conte è sicuramente il quello delle infrastrutture. La ministra dei Trasporti, Paola De Micheli ha presentato il piano denominato “Italia veloce”: un «elenco preciso di opere - ferroviarie, aeroportuali, marittime e stradali - ciascuna provvista di cronoprogramma, coperture, iter per portarle a compimento».

I dettagli del piano non sono ancora noti. Circolano però alcune anticipazioni e in modo particolare una mappa dell’Italia con evidenziati gli interventi più importanti. Per la Sardegna è previsto solo un “miglioramento prestazionale” della rete ferroviaria che collega Cagliari con Sassari e Olbia.

Quel 20 per cento. Se nel piano da duecento miliardi predisposto dal ministero non dovessero esserci altri interventi strutturali di una certa importanza per l’isola, potrebbe nascere un sospetto: quando la ministra De Micheli dice: «Vogliamo che l’80 per cento degli italiani non impieghi più di un’ora di tempo per raggiungere una stazione dell’alta velocità» forse intende dire che nel 30 per cento di popolazione esclusa dall’obiettivo ci sono gli abitanti della Sardegna.

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L’elenco. Italia veloce punta, come si intuisce dal nome, a rendere più rapidi i collegamenti. Un obiettivo da raggiungere attraverso 13 opere ferroviarie, 39 stradali e autostradali, 9 interventi sui porti e cinque sugli aeroporti. Previsti anche un piano di rinascita urbana, interventi sul settore idrico e le dighe, sul trasporto sostenibile (con finanziamenti per bus elettrici o a metano).

Continuità territoriale. A leggere gli elenchi di opere sulle quali il piano punterà, per la Sardegna c’è poco. Forse ci saranno interventi sulla continuità territoriale se verrà confermato quanto anticipato dalla ministra in occasione di un incontro di partito qualche mese fa. Come si espliciteranno questi interventi lo si capirà meglio quando si conoscerà nel dettaglio il testo del programma #Italiaveloce. Sembra certo che ci saranno i lavori per migliorare le “prestazioni” della rete ferroviaria sarda. E i pendolari dell’isola ben sanno quanto ci sia bisogno del “miglioramento prestazionale”.

I soldi. Come verranno finanziati questi interventi? È stata la stessa ministra De Micheli a rivelarlo: «Il piano prevede 200 miliardi di investimenti in 15 anni: per circa 130 miliardi è già finanziato, il resto lo chiederemo all’Europa quando sarà definito il Recovery fund», ha detto la ministra in una intervista a Repubblica. 113 miliardi dovrebbero andare a ferrovie e nodi urbani, 54 a strade e autostrade, quasi 21 al trasporto rapido di massa nelle città metropolitane, cinque ai porti e 3,6 agli aeroporti.

La polemica. Quei 130 miliardi “già disponibili” hanno sollevato l’ironia dei sostenitori di Italia Viva, il movimento fondato da Matteo Renzi, che hanno sottolineato come il progetto del Governo Conte abbia delle sospette analogie con il #Pianoshock delineato a maggio proprio da Renzi. L’ex presidente del Consiglio aveva parlato dell’urgenza di varare una serie di interventi strutturali. Un piano straordinario da 120 milioni.

«Il piano è pronto da gennaio - ha detto la ministra De Micheli -, volevamo presnetarlo in Italia e in Europa, poi è arrivato il Covid e lo abbiamo aggiornato in base alle nuove modalità di vita imposte dal virus».

La pandemia ha messo in evidenza la vulnerabilità di alcune reti di servizi: in primo luogo quella sanitaria, ma nell’eventualità di nuove e magari più gravi crisi, anche il sistema dei trasporti, dei collegamenti e degli approvvigionamenti, dovrà essere in grado di reggere. Un discorso che vale per l’Italia e che deve valere anche per la Sardegna. In alcuni frangenti protetta dall’insularità, ma in altri esposta a rischi superiori proprio per la sua peculiarità.

@Petretto. @RIPRODUZIONE RISERVATA


 

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