La Nuova Sardegna

Cede il parapetto in legno 42enne precipita e muore

di Piero Marongiu
Cede il parapetto in legno 42enne precipita e muore

La vittima era di Norbello: si era affacciata sul balcone per scuotere la tovaglia

22 giugno 2020
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NARBOLIA. Doveva essere un fine settimana di vacanza per Stefania Piras, di Norbello, 43 anni da compiere il prossimo 18 luglio. Invece, sabato sera, intorno alle 20, un incredibile incidente è costato la vita alla donna gettando nella disperazione la famiglia e una intera comunità.

Stefania si trovava nel villaggio Pineta di Is Arenas, a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Is Arenas, nella casa al mare dei genitori, in compagnia del marito Gian Battista Carta, quando, dopo cena, è uscita nel terrazzino della villetta, forse per scuotere la tovaglia o un tappeto, ed è caduta da un’altezza di circa tre metri.

A tradire Stefania quasi certamente è stata la trave in legno che fungeva da parapetto e a cui, probabilmente, lei si era appoggiata, forse sporgendosi troppo.

Il legno, vecchio di una trentina di anni, ha ceduto improvvisamente e la ragazza è precipitata da quasi tre metri di altezza, sbattendo violentemente la testa sul selciato.

Ad accorgersi dell’incidente è stato il marito della donna, in quel momento in un’altra stanza della casa, quando sentendo un colpo sordo l’ha chiamata e non ha ottenuto risposta. Carta, vedendo la porta aperta, è uscito nel terrazzino e ha visto la moglie riversa sul pavimento.

Rendendosi conto della gravità della situazione, ha chiesto l’aiuto di Walter e Antonello Ciancilla, suoi vicini di casa, per contattare i soccorsi perché, in quel punto, il suo telefono cellulare non aveva campo. Sul posto è arrivata subito un’ambulanza della Croce Rossa partita da Oristano, e poco dopo un’altra, inviata da Ghilarza, con il medico. I sanitari del 118 hanno provveduto a stabilizzare la donna, poi la corsa verso l’ospedale San Martino di Oristano. Ma i traumi riportati nel violento impatto contro il pavimento hanno reso inutili i soccorsi, e Stefania Piras ha cessato di vivere durante il viaggio.

Antonello e Walter Ciancilla ieri mattina erano ancora visibilmente scossi per il tragico epilogo avuto dall’incidente costato la vita a Stefania Piras. «Io e mio fratello siamo intervenuti immediatamente – ha detto Walter Ciancilla – ma ci siamo resi conto subito che la situazione era molto grave. Quando siamo arrivati la signora era immobile sul pavimento e respirava a fatica. In un primo momento è sembrata cosciente, poi più nulla». Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della compagnia di Oristano e una squadra di vigili del fuoco, anch’essi del comando, ma sia i primi che i secondi null’altro hanno potuto fare se non prendere atto dell’incidente. La villetta è stata per alcune ore posta sotto sequestro per i rilievi di legge. L’inchiesta, come prassi è stata aperta. La coppia era arrivata nella villetta di famiglia per trascorrervi il fine settimana. Il pomeriggio di sabato era trascorso tra la sistemazione del giardino, il taglio dell’erba e della siepe, qualche lavoretto di manutenzione e le pulizie della casa. Poi, dopo cena, mentre Gian Battista Carta si trovava in un’altra stanza, Stefania è uscita nel terrazzino, sembrerebbe, per scuotere la tovaglia. Un attimo e il tragico epilogo di una giornata che doveva essere di relax e di mare, che invece le è costata la vita.

La trave in legno del parapetto stava lì da una trentina di anni. Da quando il complesso di villette, costruite agli inizi degli anni novanta, erano state terminate e vendute. Ma il tempo e l’esposizione prolungata all’azione erosiva dell’aria marina, probabilmente, ha contribuito a marcire il legno e questo, alla prima sollecitazione, ha ceduto di schianto, come si vede dalla foto, provocando la rovinosa caduta della sfortunata donna. Quella trave, stando a quanto si è saputo, doveva essere sostituita con un parapetto più sicuro purtroppo, però, il destino attendeva Stefania Piras su quel terrazzino, e non le ha dato scampo. Le esequie oggi alle 16, nel cimitero di Norbello.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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