La Nuova Sardegna

Attentati in calo, ma l’isola è sesta

Attentati in calo, ma l’isola è sesta

I dati sulle intimidazioni contro gli amministratori pubblici: in provincia di Nuoro il maggior numero di casi

23 giugno 2020
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SASSARI. Diminuiscono gli attentati contro amministratori pubblici in Sardegna: sono stati 38 gli atti intimidatori registrati nell’isola nel corso del 2019, in calo del 27 per cento rispetto al 2018. Il dato emerge dalla nona edizione del Rapporto “Amministratori sotto tiro”, che censisce gli atti di minaccia e di violenza nei confronti degli amministratori locali e dei funzionari della Pubblica amministrazione.

Sono 559 gli atti intimidatori censiti da Avviso Pubblico nel 2019, uno ogni 15 ore. Sono state 83 le Province coinvolte – oltre il 75 per cento del territorio nazionale - e 336 i Comuni colpiti, il dato più alto mai registrato. La Sardegna si colloca al sesto posto a livello regionale.

Nuoro. È la provincia più colpita dell’Isola, con 13 atti intimidatori censiti in 9 Comuni. A Siniscola minacce di morte al sindaco Gianluigi Farris appaiono sui muri del paese. Poi qualcuno appicca il fuoco al bar di proprietà del primo cittadino. Già nel 2017 Farris aveva subito due intimidazioni con una finta bomba piazzata davanti al bar di sua proprietà e con una busta contenente cartucce e minacce di morte trovata davanti al municipio. A Galtellì danneggiato il vigneto di proprietà del sindaco e pochi giorni dopo un colpo di fucile viene esploso contro una finestra del Municipio.

Il bilancio racconta poi di una fucilata contro la casa al mare del sindaco di Tortolì, Massimo Cannas. A Dorgali e Cardedu, la stessa notte, esplosione nella sede locale del Partito Democratico e incendio dell’auto del sindaco Matteo Piras.

Sassari. Dodici i casi censiti nella provincia di Sassari. In città la tensione sale in campagna elettorale con un attentato incendiario che distrugge il camper e l’auto di Gavino Pinna, candidato consigliere alle elezioni amministrative. Ad Alghero intimidazione ai danni del comandante della polizia municipale di Alghero: qualcuno sistemata due cartucce inesplose calibro 7,62, avvolte in alcuni fazzoletti di carta e riposte all’interno di un sacchetto, sotto il tergicristallo nel parabrezza di un’auto in uso alla polizia locale, insieme ad un cartoncino, su cui, utilizzando delle lettere ritagliate dai titoli dei giornali, era stato scritto il nome del comandante Guido Calzia e del assistente capo Corrias.

A pochi giorni dal duplice attentato contro il sindaco di Cardedu e la sede del Pd a Dorgali, nel Nuorese, viene recapitata una lettera intimidatoria (“non ti devi ricandidare”) al vicesindaco e assessore al Bilancio di San Teodoro, Alberto Melinu. Ad Illorai fucilata contro la casa di campagna del vicesindaco Raimondo Pitzolu, assessore all’agricoltura.

Oristano. Sei atti intimidatori in provincia di Oristano. Ad Ardauli un incendio distrugge l’auto del vice sindaco Marco Deiana, danneggia gravemente quella della moglie e anche l’abitazione della famiglia. Ad Ula Tirso una busta con tre proiettili viene trovata sulla scala esterna all’abitazione del sindaco Ovidio Loi.

Sud Sardegna. Quattro i casi censiti nella provincia del Sud Sardegna. A Tuili nuove intimidazioni ai danni del consigliere di minoranza Serafino Madau, che già a novembre 2018 era stato destinatario di un messaggio di minacce. Qualcuno scrive delle minacce sullo stabile dell’ex galoppatoio di Tuili e nel periodo di Natale vengono esplosi alcuni colpi di fucile contro l’abitazione del consigliere comunale.

Cagliari. Tre i casi nella città metropolitana di Cagliari. Ad Uta finisce sotto tiro Tomaso Angioni, consigliere comunale e candidato alle elezioni regionali. La sua auto viene cosparsa di benzina nel corso della notte e data alle fiamme. (r.pe.)

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