La Nuova Sardegna

SASSARI. L’assessore Giorgio Todde contro la ministra Paola De Micheli sul destino di Air Italy. Tutto nasce da alcune dichiarazioni dell’esponente del governo durante l’audizione della commissione Trasporti. Alla domanda del deputato Nardo Marino, del M5s, sulle indiscrezioni che vedrebbero il futuro dei dipendenti di Air Italy legato ad Alitalia, De Micheli ha risposto: «Non ho mai detto che Alitalia avrebbe comprato Air Italy. Ho esplicitato che alcuni asset nelle mani della liquidazione potrebbero diventare interessanti per Alitalia. Le Regioni coinvolte, Sardegna e Lombardia, hanno genericamente accennato a una volontà di essere presenti ma non è stata formalizzata alcuna progettualità». Per poi aggiungere. «L'impegno del governo per i lavoratori di Air Italy è massimo e si stanno valutando tutta una serie di strade e opzioni per poter garantire loro non solo la copertura degli ammortizzatori sociali fino alla fine dell'anno ma anche le giuste opportunità di ricollocamento in Lombardia e Sardegna». Dalle parole della ministra – sostiene Marino – «è emersa la responsabilità della Regione che nulla ha fatto per dare seguito alla volontà di salvare i livelli occupazionali dell’ex compagnia sarda».

Dichiarazioni che non sono andate giù all’assessore Giorgio Todde, che ha diramato un duro comunicato contro la ministra. «Le parole della ministra mortificano e mistificano la verità dei fatti – attacca –. Ricordo alla ministra che è stata per prima la giunta regionale sarda a chiedere che quella di Air Italy fosse trattata come grande crisi industriale nazionale, e di avere più volte sollecitato, così come era stato previsto e annunciato nel Decreto Rilancio, che il governo presentasse un progetto per la creazione di una newco che avrebbe potuto comprendere anche Air Italy, e i suoi lavoratori». «In questa fase – prosegue Todde –le Regioni non possono fare altro che attendere un piano del Governo che è stato annunciato ma ancora non si vede, e del resto non avrebbe alcun senso che le Regioni andassero in ordine sparso. Finora il ministero non è stato fino ad ora in grado di tracciare una strada per risolvere la crisi».