La Nuova Sardegna

Trenino verde, in carrozza dal 1° luglio

di Claudio Zoccheddu
Trenino verde, in carrozza dal 1° luglio

Esordio post Covid mercoledì sulla linea Palau-Tempio: capienza ridotta del 50%, i viaggi continueranno sino a dicembre

26 giugno 2020
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SASSARI. Lasciare in stazione i treni che percorrono la “ferrovia più bella del mondo” sarebbe stato un controsenso. E un peccato, anche in un momento delicato come quello imposto dall’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19. Quindi, il trenino verde della Sardegna e la rete ferroviaria turistica più lunga d’Europa (438 chilometri) sono pronti ad ascoltare il suono anni ’30 della locomotiva a vapore Sfs 5 che mercoledì primo luglio dovrebbe spingere le carrozze sulla tratta Palau-Tempio, la prima a ripartire dopo il blocco. Nei giorni successivi riprenderanno anche i viaggi sulle altre quattro tratte del trenino verde.

Le nuove norme. La poesia del viaggio romantico descritta dallo scrittore inglese David H. Lawrence negli anni ’20 non basta a superare le nuove norme sanitarie imposte dal Covid-19. Quindi, anche a bordo delle carrozze storiche dovranno essere rispettate tutte le imposizioni che regolano i viaggi durante la pandemia. Con un totale di 50 posti per carrozza, le misure anti contagio permetteranno la presenza complessiva di circa 25 persone. Si viaggerà quindi con la metà dei passeggeri possibili, anche se saranno accettate alcune deroghe che fanno già parte delle possibilità rivolte ai passeggeri di treni “normali”, navi e aerei. I nuclei familiari, ad esempio, potrebbero dribblare il distanziamento, così come i congiunti. Questo permetterebbe di ospitare qualche passeggero in più, mantenendo comunque le garanzie di sicurezza a bordo.

La gestione. Il 2020 sarebbe dovuto essere l’anno della riscossa, con l’Arst pronto a investire sulle ferrovie turistiche con un calendario di corse lungo 12 mesi. Le cose sono andate poi in un’altra direzione e l’ambizione di lanciare il turismo su rotaia anche in bassa stagione è stata rinviata a data da destinarsi. L’intenzione di riprendere i viaggi, però, non è mai tramontata. Nemmeno quando la pandemia sembrava aver cancellato ogni tipo di possibilità. A pochi mesi dal picco dell’emergenza sanitaria, Arst ha deciso di ripartire: «In seguito al recente avvio della fase 2 dell'emergenza Covid-19 e alle previsioni di graduale ripresa dei flussi turistici verso la Sardegna – spiegano una nota dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico nell’isola – la società ha deciso di ripartire con il Trenino verde dal primo luglio sino alla fine dell’anno, riorganizzando il servizio per garantire il pieno rispetto delle prescrizioni sanitarie. In questo modo, anche con un numero di treni contingentato, si terrà in vita uno dei più importanti attrattori turistici della Sardegna per stimolare una ricaduta economica positiva verso le zone interne, severamente colpite dalla contrazione del turismo nel 2020». Ovviamente, non tutto potrà essere come prima : «Le corse saranno concentrate nei fine settimana , tranne sulla linea Tempio-Palau dove saranno infrasettimanali. Dalla seconda metà di settembre la linea Arbatax-Gairo non sarà operativa a causa di lavori di manutenzione, mentre, nelle altre linee, la frequenza si ridurrà progressivamente fino ad assestarsi ad una corsa alla settimana durante la prima parte dell’autunno per poi ridursi ulteriormente nella seconda parte sino alla chiusura 2020 prevista l’8 dicembre. La percorrenza 2020 sarà allineata a quella del 2019, circa 16mila chilometri».

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