La Nuova Sardegna

«Siano garantiti i diritti dei residenti»

«Siano garantiti i diritti dei residenti»

Boeddu (Cgil): «Sì a soluzioni che migliorino la situazione, ma a certe condizioni»

30 giugno 2020
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SASSARI. Attenzione alle scelte future: l’invito alla prudenza arriva dal segretario generale della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu. «Non vi è alcuna contrarietà in merito al modello spagnolo di continuità territoriale - dice - ma, più di una perplessità rispetto alla possibilità che in Sardegna, al netto delle risorse economiche disponibili, si possa realizzare il medesimo modello».

Per Boeddu, prima di pensare a nuovi modelli, è importante mettere dei punti fermi: «È sbagliato a definire monopolio ciò che viene assegnato tramite gara. Inoltre le proroghe decise dall’attuale governo nazionale rispetto alla continuità marittima non solo erano un atto dovuto ma, l’unica soluzione possibile considerato il periodo di emergenza sanitaria unito ad un precedente periodo politico in cui di tale problematica nessuno si è mai veramente preoccupato se non per pura ed esclusiva campagna elettorale».

Partendo da questo si può pensare a nuove soluzioni: «Qualsiasi modello che migliori l’attuale situazione sarda è ben accetto - continua Boeddu - a patto che non si tocchino alcuni capi saldi quali la certezza dei collegamenti insieme alla loro frequenza, la certezza delle tariffe e la possibilità di modificare l’eventuale prenotazione senza alcuna penalizzazione. Pertanto, il modello spagnolo sarebbe il ben accetto solo se verranno mantenuti e garantiti gli attuali diritti per i residenti».

I dubbi, quindi ci sono: «Se fate caso - sottolinea il sindacalista - in questo momento tutti, compresa la ministra De Micheli, fa riferimento ad un preciso modello ma, sempre gli stessi, tacciono sulle tariffe. Infatti, andrebbe benissimo uno sconto del 75% sulle tariffe da erogare direttamente ai passeggeri, ci mancherebbe altro ma, se si fa caso, nessuno indica quali dovrebbero essere gli importi massimi delle tariffe».

Boeddu ricorda che «i sardi, al contrario dei turisti, hanno la necessità di muoversi 365 giorni all’anno e non solo due tre mesi d’estate e nei ponti festivi».

Su Air Italy: «Poco più di una settimana fa il Governatore della Sardegna aveva manifestato ottimismo sugli esiti della vertenza Air Italy e fatto alcune promesse. Purtroppo però, nessun accenno sulle risorse che l’attuale giunta vorrebbe e sarebbe intenzionata a destinare ed investire su quello che, tutti, nessuno escluso, ritengono una realtà che la nostra isola non può permettersi di perdere».

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