La Nuova Sardegna

Zero passeggeri a bordo: il trenino parte vuoto

di Claudio Zoccheddu
Zero passeggeri a bordo: il trenino parte vuoto

Completato in solitaria il viaggio inaugurale sulla tratta tra Palau e Tempio. Arst non blocca il servizio e conferma le altre linee annunciate nel calendario

02 luglio 2020
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SASSARI. L’appuntamento era fissato per le 9 del mattino alla stazione di Palau. L’intento era raccontare il primo viaggio del trenino verde dopo lo stop imposto dall’emergenza sanitaria. Un itinerario suggestivo, attraverso i “misteri” della Gallura meno conosciuta, dove il colore smeraldino del mare lascia il posto a una diversa tonalità di verde, quello dei boschi di querce da sughero, e dove l’unico filo conduttore con il mare sono le imponenti rocce di granito. Un’idea maturata dopo che, il 27 giugno sulla Nuova Sardegna, avevo annunciato le date della ripartenza e le tratte che sarebbero state percorse da lì a pochi giorni. Tutto, però, è saltato martedì sera, quando ho scoperto che se mai il trenino fosse partito da Palau, sarei stato l’unico passeggero a bordo. Una sorpresa per tutti, me compreso. Ma allo stesso tempo anche l’ipotesi peggiore per un racconto che perdeva i protagonisti della storia: i turisti. Da qui l’idea, comunicata all’ufficio stampa di Arst, di rimandare il viaggio. Anche perché il treno – così mi è stato detto – non sarebbe partito con un solo passeggero a bordo. Meno di dodici ore dopo, però, la sorpresa: il trenino verde ha comunque effettuato il suo viaggio inaugurale del post lockdown. Vuoto. Tre ore e mezza di percorrenza su un tragitto di 59 chilometri in assoluta solitudine, fatta eccezione per il personale di bordo. Una contraddizione in termini, quando si parla di un servizio turistico. Ma anche una spesa da aggiungere alla lista perché è improbabile che il viaggio di ritorno sia stato invece un successo di pubblico. E quello di ieri non sarebbe potuto essere un viaggio di prova, dato che l’intero calendario era stato annunciato sul sito del Trenino verde. Detto questo, ieri Arst ha negato l’intenzione di lasciare il treno in stazione. Una linea confermata dalla partenza del treno fantasma, nonostante tutto. Confermati, quindi, anche i viaggi di oggi e di domani. A prescindere dai passeggeri. Che ci siano oppure no, scenario probabile considerata l’assenza di prenotazioni nel primissimo pomeriggio. Chissà però che proprio il clamoroso e iniziale passaggio a vuoto abbia contribuito alla vendita di qualche biglietto. Una speranza che tarda a morire perché le potenzialità delle ferrovie turistiche della Sardegna sono enormi, così come l’assist che il trenino verde offre alle zone interne. A patto che però in carrozza salga qualcuno.

Le altre tratte. Scongiurato il rischio di lasciare i treni in stazione, il calendario prevede giorni di intenso lavoro per le ferrovie turistiche. Oggi si replica sulla Palau-Tempio, proprio come domani. Poi toccherà alla Mandas-Seui, alla Arbatax-Gairo e alla Macomer Bosa, a disposizione dei viaggiatori sabato e domenica. Sempre domenica partirà anche la Mandas-Laconi, su cui però è stata prevista una sola corsa di andata e ritorno alla settimana. Il calendario poi, riparte alla stessa maniera il prossimo mercoledì, con una pausa di due giorni tra lunedì e martedì, e andrà avanti con corse in fotocopia sino alla prima settimana di settembre. Poi, le frequenze saranno ridotte ma non interrotte. Il trenino verde della Sardegna proseguirà i suoi viaggi sino a dicembre, quando la stagione verrà completata il giorno dell’Immacolata con due corse: una sulla Macomer-Bosa e una sulla Mandas-Seui/Sadali.

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