La Nuova Sardegna

La destra: «Tutta colpa del governo»

La destra: «Tutta colpa del governo»

Attacchi da Fdi e Lega. Il Pd Manca critica la Regione: sta affossando il turismo

03 luglio 2020
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SASSARI. La Regione si è schierata subito con i passeggeri del volo privato arrivato dal Colorado e rispedito in Inghilterra. L’assessore al Turismo, Gianni Chessa, mercoledì si è presentato in aeroporto per cercare invano una soluzione. Il governatore Christian Solinas se l’è presa con il governo. «La Regione non ha alcuna responsabilità per quanto accaduto. La singolare interpretazione restrittiva delle norme da parte del governo ha inflitto un grave danno alla credibilità turistica internazionale della nostra isola e del nostro senso di ospitalità», ha subito diramato una nota il presidente della Regione. Dalla destra sono partiti gli attacchi al governo, con inevitabili accostamenti al dramma dei migranti. «Trovo paradossale che se arriva un algerino o tunisino, in maniera clandestina, gli venga garantito non solo il trasporto gratuito fino al centro di Monastir ma anche il tampone e se negativo lasciato a piede libero – attacca il deputato di Fdi, Salvatore Sasso Deidda –, mentre se arriva una comitiva di 10 turisti americani per passare una vacanza in Sardegna, vengono bloccati in aeroporto come delinquenti e rimandati indietro per paura del contagio». Dello stesso tenore l’intervento dell’ex ministro leghista Roberto Calderoli. «Da una parte abbiamo un governo che accetta che le navi stranieri delle Ong vadano nelle acque libiche a recuperare dei clandestini, dall’altra impedisce a un gruppo di turisti americani di trascorrere un soggiorno in Sardegna».

Sulla polemica interviene anche il Pd, che tramite il deputato Gavino Manca, se la prende con la Regione. «Invece di strapparsi le vesti per 10 turisti respinti alla frontiera - che per legge e buon senso non potevano entrare in Italia - i vertici della Regione pensino alle migliaia di arrivi in meno che si stanno registrando nell'isola. È facile solidarizzare con 10 persone cui è stato negato l'accesso alla Sardegna, ma è più difficile recuperare tutti quei potenziali visitatori che avrebbero voluto passare le vacanza nell'isola e che non lo faranno per vari motivi: il caro-trasporti, la farraginosità delle autocertificazioni, la mancanza di una proposta turistica chiara e attrattiva messa su dalla Regione».

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