La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Un primo limitato e forse non sufficiente passo sul dossier metano per la Sardegna. Ieri sera si è svolta la riunione preparatoria del consiglio dei ministri con i responsabili legislativi e tecnici dei diversi ministeri che ha licenziato il testo del nuovo decreto “monstre”, questa volta chiamato Semplificazioni. Nel testo preparatorio, che  arriva in Consiglio dei Ministri, poi alla Conferenza Stato-Regioni, poi in parlamento per la definitiva approvazione (tempi contingentati, ma percorso lungo e accidentato) una parte importante è dedicata alle opere pubbliche strategiche e al sistema metano energetico l’isola.

Il testo in discussione prevede due interventi specifici. Il primo è dedicato alle procedure autorizzative per le grandi opere come il cavo Thyrrenian link (che collegherà il sud dell’isola alla Sicilia e alla Campania). Il decreto prevede tempi rapidi e meno passaggi burocratici. Obiettivo, accelerare la realizzazione di opere, come il grande cavo, strategiche e necessarie in tempi rapidi.

Il secondo punto prevede che al gas trasportato dalla penisola con navi ai futuri terminali di rigassificazione (quanti? dove? Non ci sono certezze ancora) si applicano le tariffe nazionali come se ci fosse una rete virtuale che collegasse il continente alla Sardegna. Per adesso tutto qui. Mancano indicazioni sul resto del percorso, per arrivare alle case dei sardi e alle loro piccole e medie imprese.

Il decreto non fa riferimento a queste successive fasi, come se la partita metano si potesse concludere con l’arrivo del gas utile, se non venisse cambiato il testo, solo alle future centrali a gas che dovrebbero sorgere, ma ne basterebbe anche una, alimentate appunto a metano. La bozza del decreto questi aspetti non li affronta. Ma è importante che per la prima volta il tema venga declinato a livello legislativo. Forse andranno cambiati singoli elementi. E sicuramente ciò accadrà nelle prossime settimane. (g.cen.)