La Nuova Sardegna

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I familiari di Cubeddu sui social: «Alberto è stato incastrato»

SASSARI. Non si arrendono, i familiari di Alberto Cubeddu continuano a proclamare la sua innocenza. Il 25enne di Ozieri venerdì scorso è stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'assise d'appello...

06 luglio 2020
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SASSARI. Non si arrendono, i familiari di Alberto Cubeddu continuano a proclamare la sua innocenza. Il 25enne di Ozieri venerdì scorso è stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'assise d'appello di Sassari per il duplice omicidio di Gianluca Monni, il 18enne di Orune freddato la mattina dell'8 maggio nel suo paese e di Stefano Masala, il 27enne di Nule di cui si sono perse le tracce la sera prima. La sorella del condannato, Gabriella Cubeddu, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook l'audio di un'intercettazione telefonica in cui il supertestimone Alessandro Taras, principale accusatore del fratello, dice di aver subito pressioni dai carabinieri per incastrare il giovane insieme al cugino Paolo Pinna, di Nule, condannato a 20 anni in via definitiva. «Il 18 settembre 2015 Taras è stato sentito dai carabinieri a Nuoro. In quell'audizione aveva escluso qualsiasi responsabilità di Alberto. Il 29 ottobre 2015 i carabinieri riconvocano Taras in caserma a Ozieri per un colloquio segreto, mai verbalizzato. Cosa sia successo in quell'incontro potete sentirlo dalle stesse parole di Taras».

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