La Nuova Sardegna

La truffa delle ricaricabili: decine di conti svuotati

Alessandro Pirina
La truffa delle ricaricabili: decine di conti svuotati

In aumento i casi di raggiri dopo la pubblicazione di annunci on line. «Pago con Postepay, digita il codice» ma è una trappola: diversi casi nell’isola

07 luglio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI.  Leggono un annuncio sui portali on line e mostrano subito interesse per l’oggetto in vendita, ma anziché sborsare la somma pattuita si fanno ricaricare la loro carta. A cadere in questa trappola sono ogni giorno decine di persone che anziché ricevere il denaro dall’acquirente involontariamente gli rimpinguano il conto. L’ultimo caso a Sassari, dove una donna ha messo in vendita su Subito.it un abbacchiatore per raccogliere le olive. Valore 500 euro.

«Appena 20 minuti dopo avere pubblicato l’annuncio ricevo una telefonata di una ragazza che mi dice di essere fortemente interessata a quell’articolo – racconta –. Non contratta neanche il prezzo, vuole l’abbacchiatore a tutti i costi. Mi dice che manda lei il corriere per il ritiro e l’imballaggio e io la invito a fare il bonifico o il contrassegno». La sera però la richiama. «Mi dice che il corriere non lavora con contrassegni e mi propone una nuova modalità che mi avrebbe permesso di avere i soldi in maniera simultanea sulla mia carta. Non mi dice di dov’è, non è sarda. È comunque gentile, disponibile, carina: ha tutti i requisiti della affidabilità. E così io seguo le sue indicazioni».

La donna va in uno sportello di Poste Italiane e inserisce il suo bancomat. «Lei mi guida telefonicamente, conosce tutti i passaggi a menadito – racconta ancora la donna –. A un certo punto mi dice di inserire un codice lungo, che solo dopo scopro essere il codice della sua carta Postepay. Purtroppo solo la sera mi accorgo che ero stata raggirata e le avevo ricaricato il conto con un versamento di 500 euro, in due tranche da 250. La sera la ricontatto e lei ammette anche di avermi truffata».

Ora la donna si è rivolta alla polizia postale che proverà a risalire alla titolare della carta autrice della truffa. Ma il suo è solo uno dei tanti casi denunciati in Sardegna nell’ultimo periodo. Appena pochi giorni fa a Porto Torres a finire nel mirino dei truffatori delle ricariche è stato un anziano che aveva pubblicato un annuncio in cui metteva in affitto una sua villetta. Anche in questo caso all’uomo è stata ventilata la possibilità di servirsi di questa nuova modalità di pagamento.

L’anziano, che avrebbe dovuto ricevere 700 euro di caparra, è stato invece indotto a eseguire 25 operazioni di versamento sulla carta ricaricabile indicata dal truffatore, inviandogli circa 3mila e 300 euro dal proprio conto. A seguire la denuncia ai carabinieri, che hanno individuato l’autore del raggiro, che ora dovrà rispondere del reato di truffa on line. Qualche mese fa nella stessa trappola era caduta una donna, sempre a Porto Torres, che attraverso lo stesso stratagemma aveva versato nel conto del truffatore - poi individuato - 4mila e 300 euro, anziché ricevere la caparra per una villetta al mare.

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative