La Nuova Sardegna

L’aula vota all’unanimità Sì al piano da 200 milioni

L’aula vota all’unanimità Sì al piano da 200 milioni

Emergenza Covid, l’accordo con la Banca europea per gli investimenti è legge Ma sulla Salva Sardegna l’opposizione non fa marcia indietro: va cambiata

09 luglio 2020
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. L’accordo con la Banca europea per gli investimenti è legge. Non tanto l’intesa in sé, quanto il via libera del Consiglio regionale ai 100 milioni della Regione nel «fondo dei fondi» necessario per tener testa alla crisi economica scatenata dalla pandemia. Il voto è stato unanime su questo primo pacchetto. Attenzione, però, fra pochi giorni, lunedì per l’esattezza, maggioranza di centrodestra e opposizioni potrebbero rischierarsi su fronti paralleli quando in aula entrerà la legge Salva Sardegna, che, con i suoi oltre 160 milioni, è considerata l’ammiraglia di tutti i contributi anti-Covid per lavoratori e imprese. Se è vero infatti che il centrosinistra e i Cinque stelle non hanno più preteso un’altra settimana per studiare i 30 articoli, avrebbero potuto chiederla stando al regolamento, sono comunque riusciti a evitare sul nascere ogni possibile blitz della maggioranza. Impegnata in questa sorta di balletto fra le due leggi, Il Consiglio ha timbrato insieme l’accordo con la Banca europea, mentre lunedì sulla Salva Sardegna potrebbe comportarsi in tutt’altro modo.

Accordo Bei. In aula è filato tutto liscio per il fondo di garanzia. È diviso a metà: 100 milioni li metterà la Regione, altrettanti arriveranno dalla Banca europea. Di fatto saranno quei soldi a permettere alle imprese, grandi, medie e piccole, di presentarsi in banca per chiedere un prestito fino a 5 milioni. Sarà un prestito a tasso zero, con i primi due anni abbuonati dal Fondo e poi spalmato su 15 anni. «Siamo la prima Regione ad puntato su questa opportunità europea – ha detto l’assessore al bilancio Giuseppe Fasolino – Grazie a questo accordo, le imprese avranno spianata la strada per l’accesso al credito e riavranno così quella liquidità che hanno perduto a causa della pandemia». La Regione ha preso anche l’impegno che il bando sarà pubblicato il più presto possibile. «È importante che i tempi siano molti ristretti – ha detto Eugenio Lai di Leu – perché sono già trascorsi 70 giorni, e sono un’enormità, dal vostro primo annuncio. Da oggi in poi servirà molta più velocità e zero burocrazia, le imprese sono al collasso». Durante il dibattito ci sono state comunque due contestazioni. La prima è stata di Massimo Zedda dei Progressisti: «Per rispondere alla crisi, la Regione cerchi giustamente di recuperare soldi da tutte le parti. Ma poi, rifiutando di riunire in una sola data elezioni amministrative, suppletive a Sassari per il senato e referendum sul numero di parlamentari, finirà per gettare al vento 9 milioni. È una contraddizione, la vostra, che fa venire i brividi». La seconda contestazione è stata quella di Roberto Deriu del Pd, che ha denunciato «come una parte dei milioni portati in dote per l’accordo con la Bei, siano stati scippati dalla legge salva artigiani approvata nella scorsa legislatura». Fasolino ha assicurato: «Con la prossima Finanziaria, rimetteremo le cose a posto». Dopo il voto all’unanimità, è arrivato il commento del presidente del Consiglio Michele Pais: «Compatti, abbiamo dato un’altra spallata alla crisi economica».

Salva Sardegna. Lunedì il clima cambierà del tutto. Cesare Moriconi del Pd lo ha proprio detto: «Fino all’ultimo, cercheremo di cambiare una legge fin troppo confusa nonostante i tanti milioni a disposizione». Piero Comandini, sempre del Pd, ha aggiunto: «Quali saranno gli effetti di quei nuovi contributi? Non chiedetelo alla Giunta, perché non lo sa». Anche Desire Manca, 5 stelle, e Gian Franco Satta, Porogressisti, hanno parlato di «una legge ingiusta darà gli stessi soldi ai proprietari di cavalli e al lavoratore stagionale non riassunto». Ma dai banchi della maggioranza Pierluigi Saiu della Lega e Franco Mula, Psd’Az, hanno replicato: «Vi sbagliate. Quella legge sarà una vera scialuppa di salvataggio per l’economia». (ua)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative