La Nuova Sardegna

L’obiettivo: favorire la pace in Medio Oriente

CAGLIARI. Nelle prossime settimane la Brigata Sassari assumerà il comando del contingente italiano e del Sector West di Unifil (forze unitarie multinazionali in Libano), il cui mandato consiste nel...

09 luglio 2020
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CAGLIARI. Nelle prossime settimane la Brigata Sassari assumerà il comando del contingente italiano e del Sector West di Unifil (forze unitarie multinazionali in Libano), il cui mandato consiste nel garantire il rispetto della risoluzione 1701 varata dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. La risoluzione prevede il monitoraggio dell’effettiva cessazione delle ostilità fra Israele e Libano, l’assistenza al governo libanese nell’esercizio della propria sovranità sul territorio e la garanzia della sicurezza dei propri confini, in particolare quelli dei valichi di frontiera proprio con Israele. La guida dell’operazione, denominata “Leonte”, per i prossimi sei mesi è stata affidata al generale Andrea di Stasio, comandante della Brigata Sassari, che dirigerà un contingente di 3.800 caschi blu di sedici nazionalità diverse. Del contingente fanno parte mille militari italiani, fra cui 450 Dimonios provenienti dal Comando Brigata, dal 3° Reggimento bersaglieri di Teulada, dal 5° Reggimento genio-guastatori di Macomer e da altre unità specialistiche dell’Esercito. Per la Brigata Sassari si tratta della seconda missione in Libano dopo il mandato semestrale del 2016, in cui i Sassarini hanno maturato un bagaglio professionale di indiscusso valore. Prima della partenza tutti i militari sono stati sottoposti a un controllo sanitario per 14 giorni, con ripetuti tamponi effettuati per rilevare l’eventuale positività al Covid-19. L'arrivo della Brigata Sassari in Medio Oriente verrà completato entro i primi dieci giorni di agosto. (l.on.)

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