La Nuova Sardegna

Caso sospetto in aereo poi il lieto fine: negativo

di Marco Bittau

Il presunto positivo al Covid era a bordo del volo Roma-Olbia di mercoledì sera Tutti i passeggeri, tra cui due avvocati, in quarantena sino all’esito del tampone

11 luglio 2020
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OLBIA. Un sospetto caso di positività al Covid-19 tra i passeggeri di un volo Alitalia di mercoledì scorso, partito da Roma e diretto a Olbia, ha fatto scattare la procedura anti contagio in Gallura. Il secondo tampone sul paziente ha dato esito negativo e l’allarme è rientrato, ma intanto ieri, cioè 48 ore dopo, sono stati “richiamati” dal servizio di igiene della Assl di Olbia tutti i passeggeri del volo AZ1907, partito da Fiumicino alle 17.30 e arrivato circa un’ora dopo al Costa Smeralda. Come in un incubo, tutte persone prese dallo sconforto e collocate in quarantena fiduciaria in attesa dell’esito del secondo tampone, che è arrivato a tarda sera. Alcune di loro, dopo lo scampato pericolo, hanno chiesto ai carabinieri di Olbia di fare accertamenti sull’uomo imbarcato sull’aereo dopo un primo tampone risultato positivo.

Tra i passeggeri “richiamati” ci sono anche due avvocati olbiesi che, all’oscuro di tutto, venerdì hanno partecipato a una affollatissima udienza in tribunale a Tempio. Tutto in una sala con ben 46 imputati e una ventina di avvocati che, nonostante l’allerta dell’Ordine degli avvocati di fronte a un evidente caso di assembramento, si è svolta comunque per decisione dei giudici. Una situazione di pericolo che ha creato preoccupazione tra gli avvocati e il personale del tribunale.

«L’Ordine forense aveva immediatamente avvisato il presidente del tribunale e il giudice del processo a proposito della situazione di pericolo – ha spiegato il presidente, l’avvocato Carlo Selis –. Ritenevamo che non fosse opportuno svolgere quell’udienza e che saggiamente era meglio un rinvio. Invece il giudice ha deciso di svolgerla comunque».

Nell’immaginario collettivo l’arrivo in aereo di un passeggero positivo è uno degli incubi ricorrenti dal momento della fine del lockdown e la riapertura degli aeroporti. Non ci sono ancora certezze, ma è probabile che il passeggero “a rischio” si sia imbarcato a Fiumicino sapendo di aver effettuato un primo tampone ma non conoscendo ancora l’esito. Ai controlli ha presentato i semplici adempimenti richiesti e via verso Olbia. Magari in vacanza, oppure in trasferta per lavoro. Solo nei giorni successivi sarebbe arrivato l’esito positivo del primo tampone e a quel punto è scattato l’allarme, poi rientrato a fine giornata.

Il bollettino. Dopo diversi giorni di calma piatta, nel censimento dei contagi, c’è un nuovo caso positivo al coronavirus. A confermarlo è l’Unità di crisi della Regione, che lo segnala nella Città metropolitana di Cagliari. Per fortuna, invece, è rimasto invariato il numero dei decessi: 134. Mentre sono ancora in aumento i pazienti dichiarati guariti: 1.372, con un più due rispetto al bollettino di giovedì. Ci sono anche cinque pazienti in più dichiarati clinicamente non più positivi e che, nei prossimi giorni, dovranno essere sottoposti ai tamponi di controllo per confermare l’esito dei primi test. I pazienti ricoverati in ospedale sono in tutto tre, nessuno in terapia intensiva, mentre sette sono le persone in isolamento domiciliare. L’Unità di crisi ha confermato un altro dato importante: il numero di tamponi eseguiti finora ha superato quota 91mila ed è il segnale che continua a essere alto il livello di guardia della prevenzione sanitaria. Gli ultimi numeri del bollettino sono il riepilogo dei positivi accertati finora nelle cinque macro aree. Dei 1.372 casi censiti in Sardegna: 255 (+1) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 101 nel Sud Sardegna, 61 a Oristano, 78 a Nuoro, 877 a Sassari.

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