La Nuova Sardegna

La sicurezza in Libano nelle mani dei Dimonios

di Luciano Onnis
La sicurezza in Libano nelle mani dei Dimonios

Un primo contingente della Brigata Sassari ha preso il volo da Elmas Guideranno i caschi blu di 16 nazioni col compito di mantenere la pace nel Paese 

11 luglio 2020
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CAGLIARI. Al terzo tentativo, i 75 militari della Brigata Sassari sono finalmente riusciti a partire per la missione di pace Unifil in Libano. Lo hanno fatto ieri all’alba, senza tralasciare di intonare il loro inno “Ajò Dimonios” nel settore arrivi internazionali, punto di ritrovo prima dell’imbarco sul mastodontico Boeing Kc767 dell’Aeronautica militare. Un risveglio del tutto insolito per lo scalo di Cagliari-Elmas, che intorno alle 6 cominciava a popolarsi di personale aeroportuale e di passeggeri in partenza con i primi voli per la penisola. Il “fortza paris” scandito con passione dai Sassarini, fra cui ci sono anche cinque donne, è riecheggiato nel silenzio dell’alba dal piano terra fino a quello superiore del settore partenze. Un inconsueto inizio di giornata accolto come un buon auspicio da tutti i partenti, militari e civili, verso le rispettive destinazioni.

Ma stavolta i Dimonios non erano soli alla partenza, come sarebbe avvenuto mercoledì se l’aereo non si fosse fermato per un guasto tecnico sulla pista di Pratica di Mare prima di raggiungere Cagliari. Nonostante l’ora tutt’altro che agevole, ieri a salutare il primo contingente della gloriosa Brigata Sassari in partenza per l’operazione “Leonte”, 75 militari che faranno da apripista ad altri 375 commilitoni che li raggiungeranno in Medio Oriente entro la rima decade di agosto, c’erano il sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi, il governatore Christian Solinas, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais e il prefetto di Cagliari Bruno Corda.

Pais ha regalato al generale Andrea Di Stasio, comandante della Brigata Sassari e per sei mesi del contingente di 3.800 caschi blu di 16 nazioni che prenderanno parte alla missione nel sud del Libano, la bandiera dei Quattro Mori. «Abbiamo una situazione di grande tensione nel Mediterraneo allargato e quindi l’Italia deve svolgere pienamente il suo compito a fianco della Nato, dell’Europa e delle alleanze sotto l’egida delle Nazioni Unite, per garantire la pace e la sicurezza internazionale – ha detto Calvisi prima che i militari si imbarcassero sul Boeing – Il Covid ha fermato molte cose, come l’economia, ma purtroppo non ha fermato le tensioni politiche. Quindi è sempre necessaria una presenza politica e diplomatica, ma in molti casi anche militare. L’Italia in questi anni si è costruita un ruolo importante grazie alle proprie forze, siamo un Paese che costruisce e lavora per la pace e per la sicurezza internazionale».

«Siete l’orgoglio della Sardegna e dell’Italia intera – ha detto il presidente del Consiglio regionale Pais rivolgendosi direttamente ai Dimonios in partenza – l’isola vi seguirà idealmente nella vostra missione nel sud del Libano e sono certo che la vostra sarà una ulteriore dimostrazione del grande valore professionale e umano di voi tutti». Sulla stessa linea il governatore Solinas: «L’affidamento alla Brigata Sassari del comando del contingente dei caschi blu è l’ennesima conferma del valore e del prestigio di questo Corpo – ha detto il presidente della giunta – Grazie anche a quanto seminato dai Sassarini, la Regione vuole trovare le condizioni per aprire canali culturali e sociali con il Libano. È nostra intenzione attivare con questo Paese progetti di cooperazione. Se le condizioni di sicurezza lo permetteranno, andrò a trovare in Medio Oriente i nostri Dimonios».

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