La Nuova Sardegna

Né contagi né vittime Migranti, fuga dai controlli

Nessun nuovo caso nel bollettino della Regione. Nell’isola ci sono solo 9 positivi Tensione a Monastir, gli ospiti del centro di accoglienza violano la quarantena 

12 luglio 2020
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SASSARI. Il trend degli ultimi giorni è confermato. Anche ieri, infatti, l’Unità di crisi della Regione non ha aggiornato il numero dei contagiati dal Covid-19 e, per fortuna, nemmeno quello delle vittime. Il doppio zero registrato nell’isola è l’ennesimo riferimento a un’emergenza che sembra aver allentato la morsa sulla Sardegna. L’attenzione, però, deve restare alta nonostante gli attualmente positivi nell’isola siano appena 9, di cui 3 ricoverati in ospedale e sei in isolamento domiciliare. l numero dei tamponi effettuati sono 92.286, 891 in più rispetto al bollettino precedente.

Migranti in fuga. L’aspetto che preoccupa di più in questo momento è il controllo del centro di accoglienza di Monastir, da cui alcuni migranti positivi al Covid-19 che avrebbero dovuto rispettare la quarantena sono invece scappati, in più occasioni, scavalcando la recinzione della struttura nonostante un sistema di sicurezza impegnato 24 ore su 24 attorno al centro di accoglienza. Attualmente la struttura ospita una settantina di algerini, sbarcati nelle coste del Sud Sardegna nelle scorse settimane. Tra di loro al momento dell’arrivo erano stati registrati due casi di positività al coronavirus.

L’allarme della sindaca. Sulla fuga di migranti è intervenuta anche la sindaca di Monastir, Lusia Murru, preoccupatissimi dai possibili sviluppi della vicenda: «Ho chiamato la Prefettura per avere chiarimenti su quanto sta accadendo – dice la prima cittadina –. Sono preoccupata per queste fughe, sia dal punto di vista della sicurezza sia da quello sanitario, anche se i migranti in questione sono risultati tutti negativi ai numerosi accertamenti fatti. Si tratta da parte loro di un comportamento scorretto e irresponsabile, che rischia di minare il processo di integrazione e il rapporto di fiducia che nel tempo si sono instaurati tra i miei concittadini e gli ospiti del Centro. Ci sono poi seri problemi di sicurezza. Ho ulteriormente rappresentato tutte le mie preoccupazioni alla Prefettura, che si è impegnata a implementare i punti di sorveglianza nel Centro e ad adottare nuove misure che impediscano le uscite non autorizzate. Ho anche chiesto un maggiore controllo del territorio e ho disposto un’intensificazione dei controlli da parte della polizia locale, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini». Molto critico sulla vicenda anche Luca Agati, segretario provinciale del Sindacato autonomo polizia (Sap): «La situazione nel centro di Monastir è imbarazzante visto che un intero dispositivo di sicurezza viene impiegato 24 ore su 24 a controllare gli stranieri che entrano ed escono indisturbati in barba alle regole imposte dalla quarantena, con enormi rischi di carattere sanitario». (c.z.)

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