La Nuova Sardegna

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La coop sotto inchiesta ottiene un altro appalto

di Tiziana Simula
La coop sotto inchiesta ottiene un altro appalto

ARZACHENA. Apertura con strascico polemico per il Centro estivo per minori di Abbiadori. Un servizio decollato da qualche giorno che ha lasciato fortemente perplessi gli operatori esclusi che avevano...

14 luglio 2020
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ARZACHENA. Apertura con strascico polemico per il Centro estivo per minori di Abbiadori. Un servizio decollato da qualche giorno che ha lasciato fortemente perplessi gli operatori esclusi che avevano partecipato all’avviso per l’affidamento del servizio pubblicato dal Comune. Sì, perché a gestire il Centro estivo per minori è la cooperativa Progresso di Arzachena. La stessa cooperativa finita al centro di un’inchiesta della Procura di Tempio per presunti maltrattamenti ai bambini (dagli 8 mesi ai 2 anni) nell’asilo nido comunale, a cui il Comune di Arzachena aveva revocato l’incarico affidandolo ad un’altra cooperativa, e opponendosi alla iniziale richiesta di archiviazione formulata dalla stessa Procura nel 2019. Il caso è stato, poi, riaperto con un quadro di accuse ancora più pesante (il capo d’imputazione ipotizza numerosi episodi di vessazioni) a carico dell’educatrice Katia Tocca, accusata di maltrattamenti – già allontanata dalla cooperativa – e della titolare della coop Paola Tali, a cui il pubblico ministero contesta l’omesso controllo.

Con 46 punti, la coop sociale Progresso è risultata la prima classificata tra gli altri partecipanti (quattro in tutto, ma uno non aveva presentato l’idea progettuale). Il servizio è stato quindi affidato alla cooperativa di Arzachena. Che lo gestirà per luglio e agosto, svolgendo, all’interno della scuola primaria di Abbiadori, attività socio-educative, ludico-ricreative e sportive, diversificate per fasce d’età.

Inutile rimarcare che l’aggiudicazione del servizio comunale da parte di una cooperativa finita sotto inchiesta e in attesa di giudizio, a cui lo stesso Comune aveva revocato un incarico, ha fatto sobbalzare gli esclusi.

Ma per il Comune è tutto regolare: i requisiti erano a posto, e l’idea progettuale proposta, ha ottenuto maggiore consenso rispetto alle altre. Il punteggio ottenuto è stato il più alto.

Lo spiega il sindaco Roberto Ragnedda. «Il progetto della cooperativa Progresso è risultato il migliore, gli uffici hanno verificato i requisiti ed era tutto a posto. Non possiamo escludere i partecipanti a una gara d’appalto se hanno tutte le carte in regola. E così è stato in questo specifico caso». In merito alla vicenda sui presunti maltrattamenti nell’asilo comunale, ricorda che l’educatrice era stata allontanata dalla cooperativa subito dopo le contestazioni della Procura. «Ovvio che noi, in quella situazione, siamo stati i primi ad approfondire il caso, anche opponendoci all’archiviazione inizialmente richiesta dalla stessa Procura – ribadisce il sindaco –. Per il Centro estivo, però, gli uffici hanno ritenuto che fosse tutto regolare. Certamente sarà nostra cura monitorare».

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