La Nuova Sardegna

Via libera alle discoteche? Per i gestori troppi paletti

di Alessandro Pirina
Via libera alle discoteche? Per i gestori troppi paletti

L’ordinanza: autorizzate le serate all’aperto, distanze di due metri in pista

17 luglio 2020
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SASSARI. Cade il divieto al divertimento notturno. La Regione dà il via libera alla riapertura delle discoteche, uno degli ultimi baluardi del lockdown. E con la stessa ordinanza il governatore Christian Solinas dà anche l’ok a feste e sagre paesane. A condizione, però, che tutto si svolga all’aperto. Insomma, la firma del presidente della Regione sembra dare il nulla osta definitivo all’avvio della stagione, anche se con notevole ritardo rispetto ad altre regioni - vedi Puglia, Emilia Romagna, Sicilia, Toscana, addirittura Lombardia - dove il mondo della notte è ripartito già da alcune settimane.

Il via libera di Solinas, dunque, viene accolto con un grande sospiro di sollievo da un comparto che ha vissuto questi mesi senza avere un’idea del proprio futuro. Il Covid ha estromesso dal mercato del lavoro deejay, cantanti, musicisti, tecnici, barman, camerieri, pierre, security. Tutti a casa, in attesa che il mondo della notte riaprisse i battenti. «La notizia della riapertura è ovviamente qualcosa di positivo», dice Piero Muresu, presidente provinciale del Silb, sindacato dei gestori dei locali notturni. Il suo entusiasmo, però, si ferma qui. Per il resto, sono critiche a una Regione che ha affrontato la questione del mondo della notte con forte ritardo.

Regione lumaca. Non fa giri di parole il responsabile del Silb. «Siamo stati gli ultimi a ripartire, la Sardegna si è confermata la regione lumaca – attacca Muresu –. In altre regioni con problemi più rilevanti dal punto di vista sanitario - penso a Veneto, Emilia, Lombardia - le discoteche sono aperte già da diverse settimane. La Sardegna è stata l’ultima a decidere, i nostri politici erano concentrati sulle modifiche del Piano paesaggistico. Una comodità disarmante».

Troppe restrizioni. Ma oltre il ritardo sulla tabella di riapertura a finire sotto accusa sono anche i paletti che gestori e clienti sono obbligati a rispettare. «È la normativa più restrittiva d’Italia – dice Muresu –. In Puglia, per esempio, è consentito un sistema di lavoro più idoneo, più facile da rispettare. L’affluenza è calcolata sulla capienza. Dove erano ammesse 1200 persone oggi ne possono entrare 700. Punto, senza tutti quei paletti previsti qua in Sardegna. Regole assurde: la distanza di un metro è impossibile da rispettare. O due metri se si balla. Per non parlare dell’obbligo perenne della mascherina. Chi deciderà di aprire i locali non so se riuscirà a fare rispettare tutte queste restrizioni da un tipo di clientela - giovanissima - che non per nulla è facile da gestire. E la responsabilità ricade tutta sui gestori, che rischiano sanzioni pesanti, fino anche alla sospensione della licenza».

All’aperto. Non solo distanze, l’ordinanza permette attività da discoteca solo all’aperto. «Con tutti questi paletti è inevitabile che aprano solo quelli che hanno grandi spazi. C’è che si sta organizzando per mettere i tavoli in pista. Alla fine la discoteca diventerà un pianobar ringiovanito».

Chi aprirà. Non tutte le discoteche riusciranno a essere operative questo weekend. È vero che il via libera della Regione era nell’aria ma l’organizzazione di un cartellone estivo non si può risolvere in poche ore. «Solo i profani possono pensare che basti girare una chiave e chiamare due barman per aprire una discoteca – dice ancora Muresu –. Ecco perché era fondamentale che la Regione comunicasse questa decisione già qualche settimana fa. In tal modo i locali avrebbero potuto lavorare meglio sulla programmazione». Il Ruscello di Alghero, per esempio, sperava di poter aprire subito, ma ha deciso di rinviare alla prossima settimana per adeguarsi ai rigidi paletti dell’ordinanza. Tra i primi a partire c’è invece la Luna di San Teodoro che punta sul dj Albert Marzinotto, al fianco dei resident Trasko, Welbo, Viky e Alexa Voice. Domenica il tour Mamacita terrà a battesimo la stagione dell’Ambra, sempre a San Teodoro. A Porto Rotondo il Country club aprirà il 23 luglio con Max Giusti e la sua band, mentre sabato 25 sarà il turno di Jerry Calà. Venerdì 24 a Porto Cervo, invece, è fissata l’inaugurazione del Billionaire di Flavio Briatore, la prima vera vetrina per i vip in questa estate post Covid. Stesso giorno di inaugurazione anche per un altro locale storico della Costa: il Just Cavalli erede del Pepero.

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