La Nuova Sardegna

la fabbrica di bombe di domusnovas 

Pressing sul Governo per la Rwm

La Regione incontra l’azienda, il Comitato vuole la riconversione

29 luglio 2020
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CAGLIARI. «Un confronto immediato per scongiurare il rischio di apertura di una procedura di mobilità per i lavoratori sardi e per consentire all'azienda, in tempi brevi, il riavvio delle attività produttive nello stabilimento di Domusnovas». Lo chiede la Regione al Governo per cercare di evitare la chiusura dello stabilimento della Rwm. Ieri l’assessora regionale al Lavoro, Alessandra Zedda, e quella all’Industria, Anita Pili, hanno incontrato in videoconferenza i vertici della fabbrica di armamenti del gruppo tedesco Rheinmetall Defence per cercare di individuare soluzioni per salvaguardare i 170 posti di lavoro: Rwm Italia è stata oggetto, nel luglio 2019, del provvedimento di sospensione delle licenze di esportazione per bombe d'aereo verso l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Attualmente è l'unica società italiana a vedere interrotta l'esecuzione di contratti in corso, operativi sulla base di regolari autorizzazioni. La Regione non crede a un’ipotesi di riconversione e punta a raggiungere un accordo che impegni la fabbrica a produrre armamenti per il sistema di difesa nazionale.

Il Comitato di riconversione Rwm ha invece promosso una petizione online da inviare anche al premier Giuseppe Conte con l’obiettivo di trovare un futuro lavorativo ai dipendenti che stanno perdendo o rischiano di perdere l'occupazione.

Secondo il comitato «il governo, con i sardi Calvisi e Todde, lavori per una riconversione pacifica, duratura, ecologica dell'attività produttiva e per attivare subito iniziative alternative. Si dia, finalmente, ai lavoratori della Rwm, un lavoro degno».

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