La Nuova Sardegna

Dobloni d’oro e d’argento: i tesori del mare di Orosei

di Paolo Merlini
Dobloni d’oro e d’argento: i tesori del mare di Orosei

Antiche monete ritrovate da un sub tedesco che ha avvisato i carabinieri Nuove ricerche hanno portato in superficie una parte del carico di una nave 

31 luglio 2020
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NUORO. I tesori della costa di Orosei non sono solo in superficie: acque cristalline, spiagge dalla sabbia bianchissima, natura incontaminata. Anche i fondali continuano a regalare sorprese, come sa bene il turista tedesco appassionato di diving che l’estate scorsa, durante un’immersione ad appena dieci metri di profondità, ha trovato undici monete d’oro e d’argento, parte di un tesoro vero e proprio, che solo ora, dopo l’intervento degli esperti dei carabinieri e della soprintendenza ai beni archeologici, si può conoscere nella sua interezza. C’è voluto infatti un anno di tempo per portare alla luce 46 preziose monete, 30 d’oro e il resto d’argento, risalenti a un periodo che va dal 1500 ai primi del 1700. Sono perlopiù dobloni spagnoli (ben 41), ma in questo misterioso tesoretto ci sono anche monete francesi, tre luigi d’oro del ’700, e due scudi piemontesi dello stesso periodo. Ma questi fondali potrebbero presto rivelare altre sorprese, visto che non lontano dalle monete è stato trovato un timone di grandi dimensioni, si pensa appartenuto a uno dei tanti galeoni spagnoli che nel Settecento solcavano questo mare, probabilmente vittima di un naufragio dovuto a un fortunale, come spiega l’archeologo Bruno Billeci, della soprintendenza di Sassari e Nuoro. Ancora, sono stati trovati frammenti di ceramiche di epoca romana.

Al centro di questa scoperta che gli esperti definiscono eccezionale c’è ovviamente il senso civico del subacqueo tedesco, come hanno evidenziato in conferenza stampa il maggiore Michele Cappa del comando provinciale dei carabinieri e il maggiore Paolo Montorsi del nucleo tutela ambientale dei carabinieri di Cagliari, che ha condotto materialmente il recupero delle monete nel corso di numerose immersioni. Appena raccolto il piccolo tesoro il turista tedesco si è presentato dai carabinieri di Orosei per denunciare il ritrovamento e consegnare le monete, alcune delle quali hanno un valore di duecentomila euro ciascuna sul mercato specialistico. In base alle leggi italiane in materia, ora avrà diritto al cosiddetto premio di rinvenimento, per il quale ha già fatto istanza, che attribuisce allo scopritore un premio in denaro sino a un quarto del valore del bene ritrovato (nel suo caso dunque il 25% del valore delle 11 monete recuperate, sette d’argento e quattro d’oro).

I fondali di Orosei e più in generale del golfo che porta lo stesso nome sono costellati di relitti di varie epoche, meta continua degli appassionati di diving. Il più affascinante e visitato è il cargo tedesco Kt12, silurato nel 1943, che giace su un fondale sabbioso a 33 metri di profondità in perfetto assetto di navigazione.

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