La Nuova Sardegna

Sanità, si torna alle 8 Asl Il centrodestra fa festa

Sanità, si torna alle 8 Asl Il centrodestra fa festa

Maggioranza compatta al voto: 36 favorevoli, 18 contrari e un astenuto Solinas detta l’agenda: «Ora medicina del territorio e rete ospedaliera»  

02 settembre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Anche Matteo Salvini ha commentato il risultato, ascrivendolo al suo partito: «La Lega passa dalle parole ai fatti». Ma l’approvazione della riforma della sanità sarda viene salutata con giubilo da quasi tutta la maggioranza che governa la Regione. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la legge che dice addio alla Asl unica, voluta dalla Giunta Pigliaru, e ripristina le otto vecchie aziende sanitarie locali con personalità giuridica: Sassari 1, Gallura 2, Nuoro 3, Ogliastra 4, Oristano 5, Medio Campidano 6, Sulcis 7, Cagliari 8. La legge è passata con 36 voti favorevoli, 18 contrari e un’astensione.

Raggiante il presidente Solinas: «Questa sulla governance è la prima di tre riforme che modificheranno la sanità - ha dichiarato in Aula - le altre due riguarderanno la medicina del territorio e la rete ospedaliera».

La riforma della sanità era uno dei punti forti del programma elettorale della maggioranza di centrodestra: «Abbiamo voluto rispondere all'esigenza di restituire la vicinanza delle prestazioni ai territori», ha detto ancora il presidente della Giunta.

Il posto dell’Ats Unica (l’Azienda per la tutela della salute) verrà preso dall’Ares (Azienda regionale della salute) che conserverà una serie di funzioni: sarà centrale unica degli acquisti e gestirà la selezione del personale. Gli altri enti del sistema sanitario regionale sono l’Arnas (Azienda di rilievo nazionale ed alta specializzazione Brotzu), le Aziende ospedaliere universitarie di Cagliari e Sassari (Aou), l’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza della Sardegna (Areus).

La riforma prevede anche diverse modifiche nell’organizzazione degli ospedali con il Microcitemico che uscirà dall’orbita del Brotzu, il più importante ospedale della Sardegna, per confluire nella Asl 8 cagliaritana, e l’Oncologico del capoluogo che in futuro dovrebbe essere separato dal Brotzu e trasferito presso l’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari. Il Marino di Alghero infine sarà annesso all'Aou di Sassari.

E proprio le sorti della sanità di Alghero sono motivo di soddisfazione per il presidente dell’assemblea regionale, Michele Pais, algherese: «Salutiamo una riforma che abbiamo portato a casa in tempi ragionevoli - commenta Pais -. Devo dare atto al Consiglio, alla maggioranza e all’opposizione, di aver dato un grande segno di maturità e responsabilità. Per me la soddisfazione è doppia per l’approvazione dell’emendamento su Alghero. L’ospedale marino diventa centro di riferimento regionale per ortopedia, traumatologia riabilitazione; centro di rilevanza regionale per le tecnologie innovative e chirurgia robotica e struttura funzionale per le scuole di specializzazione. Si conferma inoltre che l’ospedale civile di Alghero manterrà il ruolo di Dea di primo livello. Di questo risultato va dato merito al presidente Solinas e all’assessore Nieddu».

E il presidente Solinas incassa anche la riconoscenza di Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia: «Un ringraziamento particolare al presidente Solinas, alla squadra di Forza Italia con i consiglieri Cera, Cocciu, Talanas e Zedda e al centrodestra tutto. Con un proficuo gioco di squadra si compie il primo passo di un cammino ambizioso: quello di una politica sanitaria che metta nuovamente al centro i pazienti, le loro famiglie, i medici e tutto il personale che ogni giorno è sul campo per garantire il diritto alla salute dei cittadini».

In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative