La Nuova Sardegna

La vittoria di Manuela: «Oggi farò il tampone»

di Silvia Sanna
La vittoria di Manuela: «Oggi farò il tampone»

La 45enne di Muros rientrata dalla Croazia è in isolamento da sabato: spero di riabbracciare mia figlia

04 settembre 2020
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SASSARI. Oltre al vigile urbano, che Manuela ormai chiama affettuosamente “il mio angelo custode”, di buon mattino è arrivata anche la telefonata attesissima: «Signora, la aspettiamo domattina per fare il tampone». Appuntamento a Rizzeddu, al Servizio igiene e sanità pubblica, poi di nuovo a casa in attesa dell’esito. Manuela è fiduciosa: «Finalmente potrò fare il tampone e se sarà negativo come credo e spero, potrò riabbracciare mia figlia. È questa per me la cosa più importante». La storia di Manuela, 45 anni, raccontata ieri sulla Nuova, ha suscitato moltissime reazioni. Perché è stato chiaro a tutti che la donna era vittima di una clamorosa ingiustizia. Rientrata sabato notte dalla Croazia, dove era andata per sottoporsi a cure mediche, ha chiesto di fare il tampone faringeo per escludere di avere contratto il Covid 19: un suo diritto, considerato che l’esame è obbligatorio per chi rientra dai Paesi ad alto rischio, tra i quali figura appunto la Croazia. La sua richiesta è rimasta inascoltata e Manuela, dopo essersi autodenunciata con una chiamata all’Unità di crisi, è stata messa in quarantena nella sua casa a Muros, nel Sassarese. «Mi hanno detto di non uscire e di non avere contatti con nessuno. I miei genitori mi hanno portato la spesa. Non posso andare a lavorare e tra due giorni arriva mia figlia da Londra: resta qui una settimana, sarebbe terribile non poterla incontrare». E l’aspetto incredibile è che se Manuela non avesse chiamato l’Unità di crisi, la sua quarantena probabilmente non sarebbe mai iniziata: «Non ho subìto alcun tipo di controllo né all’aeroporto di Venezia da dove sono partita né all’arrivo ad Alghero, nessuno ha controllato la App che avevo scaricato e in cui specificavo di provenire da un Paese a rischio. Ma io, per paura di essere positiva e contagiare qualcuno, ho preferito avvisare le autorità». Un comportamento esemplare, apprezzato moltissimo dal sindaco di Muros Federico Tolu che ieri mattina ha chiamato Manuela per farle i complimenti: «Hai agito da brava cittadina rispettosa della comunità, per questo ti ringrazio e spero che la situazione si risolva presto». Subito dopo la svolta con la chiamata dall’Ufficio igiene. Manuela oggi farà il tampone, come chiedeva dall’inizio.

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