La Nuova Sardegna

Il trenino verde noleggiato a privati, caos per i biglietti

Il trenino verde noleggiato a privati, caos per i biglietti

Sulle tratte in partenza da Mandas per Seui e Laconi. Ora per acquistare il ticket occorre scrivere una mail

09 settembre 2020
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MANDAS. Il trenino verde? I turisti scoprono che è stato dato in noleggio per le tratte Mandas-Seui e Mandas-Laconi, quella che può sfruttare l’aura di leggenda legata al racconto che nel 1921 ne fece lo scrittore inglese David Herbert Lawrence. Sino a questa settimana è ancora in vigore il calendario estivo di quella che viene considerata la tratta promozionale per eccellenza per i territori dell’interno dell’isola, percorsi che insieme al Gairo-Arbatax (che si ferma per lavori), Tempio-Palau e Macomer-Bosa sono in grado di far vivere ai turisti un’esperienza unica alla scoperta della Sardegna più vera. Ma diversi turisti, che avrebbero voluto prenotare online un biglietto dal 20 settembre e sono andati sul sito apposito o su quello dell’Arst che lo ha in carico, si sono ritrovati l’invito a contattare via mail delle società private cui sono state noleggiate quasi tutte le date disponibili (tutte di domenica). Un sistema che per alcuni è “respingente” e che potrebbe scoraggiare i flussi, sinora interessanti. E di fatto fa venire meno la concorrenza tra gli operatori che vendevano pacchetti, che non è mai da considerare un aspetto positivo. Porre degli ostacoli potrebbe anche rappresentare un freno all’indotto del territorio che da questi flussi stava ottenendo benefici, oltre che all’attività dei tour operator.

Il presidente dell’Arst Chicco Porcu spiega: «Il trenino verde non è coperto da contratto di servizio, l’azienda lo esegue a proprie spese e riesce a farlo “in economia” sfruttando le ottimizzazioni che operiamo dal servizio pubblico di trasporto normale. Con l’avvio delle scuole avremo meno mezzi e personale disponibili e per questo abbiamo ridotto le corse a scadenza domenicale». Sul fatto che le tratte siano state noleggiate, Porcu spiega che il trenino verde «è un investimento sulle zone interne, ma è anche dispendioso per l’azienda», che non può accollarsi le spese dei servizi a bordo. «Non si tratta di un noleggio in esclusiva – chiarisce – chiunque lo può richiedere. Noi comunque ci perdiamo per non rimetterci dovremmo vendere i biglietti a prezzi molto più alti, ma non vogliamo farlo per venire incontro alle esigenze del territorio. Vogliamo vendere un’esperienza al turista, il viaggio in sé non è confortevole e occorre aggiungere dei servizi. Questo lo può fare invece chi si aggiudica le date a noleggio, che in questo modo può gestire meglio i traffici. Secondo me è la formula del futuro e comunque – precisa – non è una novità, l’abbiamo già applicata gli anni scorsi. Avremmo voluto fare meglio, sicuramente occorre aggiustare alcune cose, ma l’emergenza sanitaria ci ha frenato». (a.palm.)

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