La Nuova Sardegna

Muros, dopo 6 giorni non c’è esito del tampone

SASSARI. La sua attesa sembra non avere fine. L’isolamento di Manuela, 45enne di Muros, è iniziato il 1 settembre al rientro da un viaggio in Croazia. Non una vacanza, ma un viaggio per ragioni...

11 settembre 2020
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SASSARI. La sua attesa sembra non avere fine. L’isolamento di Manuela, 45enne di Muros, è iniziato il 1 settembre al rientro da un viaggio in Croazia. Non una vacanza, ma un viaggio per ragioni mediche. Manuela da 10 giorni è chiusa nel suo appartamento e non può avere contatti con nessuno. Così hanno deciso le autorità sanitarie dopo che la donna, mostrando un grande senso civico, ha chiamato per avvisare che nessuno, né all’aeroporto di Venezia né a quello di Alghero, l’aveva sottoposta al tampone, obbligatorio per chi rientra dai paesi ad alto rischio, tra i quali appunto la Croazia. E Manuela ha manifestato subito il desiderio di fare il tampone. È stato possibile solo dopo 6 giorni trascorsi a casa in solitudine, tra mille telefonate. Finalmente sabato 6 settembre Manuela ha potuto fare il tampone a Sassari, nella struttura di Rizzeddu: modalità drive-in, tempi d’attesa per il referto molto rapidi. Così le era stato detto, invece a distanza di quasi una settimana del referto non c’è traccia. Nessuna comunicazione è arrivata dall’Ats al sindaco Federico Tolu e Manuela è costretta suo malgrado a rimanere chiusa in casa. «Sono stanca, è terribile non poter avere contatti con nessuno. Non capisco le ragioni di questo ritardo», il suo comprensibile sfogo. Intanto il calendario corre e domani a Muros arriverà la figlia, che vive e lavora a Londra. Il dolore più grande per Manuela sarebbe non poterla abbracciare.

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