La Nuova Sardegna

Turiste a caccia dei test a Oristano, vacanza in quarantena

Davide Pinna
Turiste a caccia dei test a Oristano, vacanza in quarantena

Odissea di 2 donne sorprese dalle norme anti Covid: rispettiamo le regole ma è un disastro

17 settembre 2020
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ORISTANO. Vacanza prenotata da due mesi, valigie preparate, macchina noleggiata. Era tutto pronto, sabato sera, per Camilla Villani e Morena Spironelli, due turiste venete in procinto di partire dall'aeroporto di Treviso in direzione Elmas. Arriva poi, venerdì in tarda serata, l'ordinanza del presidente della Regione Christian Solinas, che impone di sbarcare in Sardegna con un certificato di negatività al Covid-19 o di effettuare un test nell'isola entro 48 ore dall’arrivo. «Quando lo abbiamo scoperto era domenica e ovviamente non era possibile farlo prima della partenza» raccontano. A quel punto balza anche in testa l'idea di annullare tutto. Qualche altro turista, scoprono, ha banalmente anticipato la partenza pagando il sovrapprezzo, così da non rientrare nei termini di applicazione dell'ordinanza. Le due però si dicono che se c'è una disposizione normativa ci sarà anche una struttura in grado di smaltire rapidamente i test dei viaggiatori in arrivo negli aeroporti sardi, e quindi decidono di imbarcarsi. Errore fatale: «Lunedì in aeroporto nessuno ci ha accolto né dato informazioni – racconta Camilla Villani –, c’erano solo alcuni fogli con dei numeri da contattare per effettuare i test: Il 90 per cento non rispondeva, gli altri ci dicono che è necessaria l'impegnativa del proprio medico curante». Non sapendo con precisione cosa le aspetta, le due annullano la prenotazione in hotel e anche il noleggio dell'automobile: «Senza contare il volo, abbiamo già perso 400 euro». Le aspiranti turiste, smarrite in aeroporto, riescono a farsi aiutare da una famiglia oristanese loro amica, che le ospita. Dal quel momento inizia però la parte dell'odissea relativa allo svolgimento del test: nella mattinata di martedì provano a svolgerlo a Terralba, ma gli viene detto che il risultato sarebbe potuto arrivare non prima di venerdì, forse lunedì. Lo stesso giorno in cui riparte l'aereo per Treviso e termina la loro vacanza: «È evidente che non avesse alcun senso per noi, pagare un test e poi starcene una settimana chiuse in casa». Alla fine le due riescono a ottenere l'appuntamento in un centro analisi di Oristano per mezzogiorno di ieri, i risultati arriveranno entro 48 ore. «Noi vogliamo rispettare le regole e resteremo in isolamento fino al risultato, ma questa disorganizzazione ci ha creato forti disagi, oltre ai danni economici», raccontano sconsolate mentre attendono di effettuare il test.

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