La Nuova Sardegna

L’omicida ai carabinieri: ecco l’arma del delitto

di Gian Carlo Bulla
L’omicida ai carabinieri: ecco l’arma del delitto

Soleminis, il 35enne allevatore di Dolianova Prasciolu si è costituito a 20 ore dall’uccisione di Cogoni

18 settembre 2020
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SOLEMINIS. È durata una ventina di ore la fuga del 35enne allevatore di Dolianova Giuseppe Prasciolu, il presunto omicida di Simone Cogoni, il pastore di 44 anni ucciso a fucilate a Soleminis. Si è costituito nella tarda mattinata di ieri nella caserma dei carabinieri di Dolianova accompagnato dall’avvocato Riccardo Floris. Non ha risposto alle domande ma ha fornito ai militari le indicazioni per rinvenire l' arma del delitto, una doppietta calibro 12 che è stata posta sotto sequestro e sarà analizzata dal Ris. Il pm Alessandro Pili gli ha formalizzato il fermo di polizia con l'accusa di omicidio volontario e al termine delle formalità di rito è stato condotto nella casa circondariale di Uta.

Era braccato dai carabinieri della compagnia di Dolianova che gli davano la caccia insieme ai colleghi del nucleo investigativo del comando provinciale di Cagliari, del nono battaglione “Sardegna” e dai "Cacciatori di Sardegna". Sono stati i familiari del fuggiasco a contattare il legale e a convincere Giuseppe Prasciolu a costituirsi. Ad attenderlo nella caserma di Dolianova il sostituto procuratore Alessandro Pili, che coordina le indagini, il colonnello Cesario Totaro comandante provinciale dei carabinieri, il tenente colonnello Michele Lastella, comandante del nucleo investigativo, il tenente Gianni Russo comandante ad interim della compagnia di Dolianova e il luogotenente Vincenzo Antonicelli comandante della stazione di Dolianova.

Il fatto di sangue è avvenuto mercoledì poco prima dell' imbrunire alla periferia del centro abitato di Soleminis, nei pressi del vecchio cimitero, in un terreno a ridosso della strada comunale che conduce a "Monte Arrubiu".Dalle prime ricostruzioni degli eventi (ma sono in corso ulteriori accertamenti per verificare l’esatta dinamica), in seguito a un violento diverbio per futili motivi, Prasciolu avrebbe sparato all’indirizzo di Cogoni (originario di Quartu e domiciliato a Soleminis) colpendolo poco sopra il torace, per poi darsi alla fuga. Nonostante ferito, Cogoni in compagnia dei propri genitori è riuscito a scendere a piedi dalla propria abitazione verso una stradina sottostante, accasciandosi poi al suolo e morendo alcuni minuti dopo nonostante l’intervento del personale del 118.

Secondo attendibili indiscrezioni i rapporti tra la vittima e Prasciolu ultimamente si erano fatti tesi e non correva certo buon sangue. Gli inquirenti proseguono le indagini con l' intento di fare piena luce e accertare il movente.

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