La Nuova Sardegna

Trenino verde in ritardo: una legge per rilanciarlo

Trenino verde in ritardo: una legge per rilanciarlo

Pd, LeU, Progressisti e M5s hanno presentato una proposta in consiglio regionale Corrias, Pd: «Abbiamo l’occasione di costruire un modello virtuoso e sostenibile»

20 settembre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Una legge per gestire al meglio e per valorizzare le ferrovie turistiche della Sardegna. È la proposta presentata in consiglio regionale dall’intera opposizione, composta da Pd, LeU, Progressisti e Movimento 5 stelle e ha come primo firmatario il consigliere regionale del Partito democratico Salvatore Corrias. L’idea è quella di disciplinare l’applicazione della norma che ha istituito le ferrovie turistiche che è stata già sancita con la legge 128, approvata dal Parlamento nel 2017.

Secondo i consiglieri regionali, le ferrovie turistiche - che in Sardegna si traducono con il trenino verde - sarebbero un’occasione da non perdere per diversificare l’offerta turistica regionale ma soprattutto per proporre una nuova prospettiva di sviluppo alle zone interne dell’isola. L’ocasione sarebbe legata a doppia mandata alle linee dismesse su cui potrebbero circolare le macchine storiche, come alcune locomotive già restaurate e utilizzate dall’Arst, che attualmente gestisce il servizio, su alcune linee del trenino verde.

Alle motrici storiche, poi, “ andrebbero ad aggiungersi i ferrocicli, i veicoli a pedalata naturale o assistita in possesso di requisiti che ne garantiscono lo spostamento e l’utilizzo in sicurezza – spiegano i promotori della proposta di legge – potrebbe diventare una modalità alternativa di fruizione turistica del territorio, soprattutto delle zone interne ma non solo, considerato che le tratte individuate dalla legge nazionale sono la Mandas-Arbatax, la Isili-Sorgono, la Sassari-Palau Marina e la Macomer-Bosa”.

«Per questo tutti i gruppi che rappresentano l’opposizione in consiglio regionale convergono sulla proposta – spiega Salvatore Corrias –. Il compito della Regione non dovrà essere solo quello di assicurare il trasporto turistico e la manutenzione delle linee ma dovrà definire, in maniera partecipata e trasparente, i criteri attuativi anche sulla gestione delle attività commerciali connesse che hanno già mostrato interesse all’affidamento. Abbiamo numerosi esempi in Europa di Paesi che hanno avviato progetti di valorizzazione in chiave turistica delle linee ferroviarie e i dati, soprattutto in termini occupazionali, sono molto incoraggianti. Questa proposta di legge rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione di un modello di turismo integrato con i territori e con le loro vocazioni originarie e, perciò, più responsabile e sostenibile». (c.z.)

In Primo Piano
Sanità

Ospedali, Nuoro è al collasso e da Cagliari arriva lo stop ai pazienti

di Kety Sanna
Le nostre iniziative