La Nuova Sardegna

Acquaroli (Fdi) svolta dopo 50 anni

Acquaroli (Fdi) svolta dopo 50 anni

Il deputato di Fdi Francesco Acquaroli (nella foto con Giorgia Meloni) e il centrodestra conquistano le Marche: è la prima volta ed è una svolta storica per una regione da 50 anni governata dal...

22 settembre 2020
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Il deputato di Fdi Francesco Acquaroli (nella foto con Giorgia Meloni) e il centrodestra conquistano le Marche: è la prima volta ed è una svolta storica per una regione da 50 anni governata dal centrosinistra in varie incarnazioni, da Dc-Psi-Pri degli anni '70 e '80, alle giunte a guida Pds, Ds, Pd dal 1995. Non hanno funzionato gli appelli al voto utile dei big del Pd, tra cui Zingaretti e il ministro Gualtieri, arrivati nelle Marche. È una rivoluzione che vede Acquaroli in netto vantaggio da subito: a 415 sezioni scrutinate è in testa con il 48,55% lasciando indietro Mangialardi al 37,21%. Un distacco che sembra vanificare l'ipotesi di una vittoria di Mangialardi e del centrosinistra se si fosse concretizzata l'alleanza con M5s, fortemente caldeggiata dal sindaco Pd di Pesaro Matteo Ricci, anche presidente di Ali, e in ultimo anche dal premier Giuseppe Conte. Il candidato presidente pentastellato viaggia tra l'8 e il 9%, un crollo rispetto al 2015, quando il candidato governatore Gianni Maggi ottenne il più del 18%. Ma quella del 21 settembre è una sconfitta che segna la storia del centrosinistra marchigiano, e del Pd in particolare. Mangialardi parla di «due jingle negativi» risuonati in tutta la campagna elettorale: «Sisma e sanità». «Sapevo che la missione era complicata - aggiunge -, partivamo da -20 alle Europee».

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