La Nuova Sardegna

Covid, ci sono i fondi ma non il personale

Covid, ci sono i fondi ma non il personale

All’isola 30 milioni per i rinforzi nelle scuole: docenti e collaboratori saranno licenziabili

22 settembre 2020
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SASSARI. I fondi per pagare gli stipendi ci sono, i numeri e la distribuzione, calcolati in base alla popolazione studentesca, anche. A sono però i protagonisti, cioè il personale Covid, tra docenti, amministrativi, collaboratori e tutor, assegnati dal ministero dell’Istruzione alla Sardegna per affrontare meglio quello che sarà senza dubbio un anno particolare e più complicato dei precedenti. Sulla carta sono 900 e la quota maggiore sarà destinata alla didattica per rinforzare gli organici dei docenti. I prof Covid non insegneranno una particolare disciplina ma affiancheranno i colleghi, per esempio nella attività di recupero di quei ragazzi che a causa del lockdown forzato dell’anno scorso sono rimasti indietro e mostrano lacune evidenti nella preparazione. Questo personale Covid, per le particolari condizioni contrattuali, è stato già ribattezzato in diversi modi: super precari, prof a cottimo, docenti usa e getta. Tutti, insegnanti e non, saranno infatti licenziabili: a stabilirlo è il ministero che lega il loro contratto alle lezioni in presenza. Significa che in caso di lockdown e dunque di chiusura degli istituti, il rapporto di lavoro cesserà perché non è previsto il loro utilizzo per la didattica a distanza. A quel punto scatterebbe il licenziamento per giusta causa ma i diretti interessati tornerebbero al lavoro, nello stesso posto e con la stessa mansione di prima, in caso di fine del lockdown. Un tipo di contratto che ha suscitato moltissime polemiche perché considerato lesivo della dignità delle persone ma che nonostante questo non è stato modificato di una virgola. E intanto, nell’attesa che il personale arrivi a destinazione nelle scuole dell’isola, dal ministero sono arrivate le risorse necessarie per provvedere agli stipendi. All’ufficio scolastico regionale sono stati assegnati 30milioni 544mila euro, che saranno così distribuiti tra le province sulla base del numero degli studenti: a Cagliari andrà la fetta più grande della torta con 13 milioni 927mila euro, Sassari riceverà 9 milioni 695mila euro, Nuoro avrà 4milioni 226 mila euro e infine Oristano, la provincia con il numero più basso di studenti nell’isola avrà 2 milioni 695mila euro. I soldi ci sono, mancano soltanto i docenti per firmare i contratti. (si. sa.)

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