le cifre
La dotazione è stata raddoppiata In Italia 17 milioni di dosi
SASSARI. Lo scorso anno in Sardegna il sistema sanitario pubblico somministrò qualcosa come 250mila dosi di vaccino. 220mila di queste vennero assegnate ai medici di medicina generale. Quest’anno la...
23 settembre 2020
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SASSARI. Lo scorso anno in Sardegna il sistema sanitario pubblico somministrò qualcosa come 250mila dosi di vaccino. 220mila di queste vennero assegnate ai medici di medicina generale. Quest’anno la dotazione è stata raddoppiata con un acquisto annunciato già a giugno.
A livello nazionale la dotazione è di oltre 17 milioni di dosi che, secondo l’Agenzia italiana del farmaco, dovrebbe essere in grado di rispondere «ampiamente al fabbisogno della popolazione italiana, rispettando le nuove raccomandazioni del Ministero della Salute».
Nel 2019, sempre secondo ciò che riferisce l’Aifa - sono state distribuite 12,5 milioni di dosi coprendo il 53-54 per cento della popolazione».
«L’Aifa - ha detto il direttore generale dell’agenzia, Nicola Magrini - sta lavorando anche per prevenire ogni possibile criticità legata sia all’approvvigionamento che alla distribuzione del vaccino antinfluenzale, potendo contare sulla collaborazione concreta di Farmindustria, Assogenerici e dei loro associati, ribadita oggi in un incontro nella sede dell’Agenzia del farmaco».
A livello nazionale la dotazione è di oltre 17 milioni di dosi che, secondo l’Agenzia italiana del farmaco, dovrebbe essere in grado di rispondere «ampiamente al fabbisogno della popolazione italiana, rispettando le nuove raccomandazioni del Ministero della Salute».
Nel 2019, sempre secondo ciò che riferisce l’Aifa - sono state distribuite 12,5 milioni di dosi coprendo il 53-54 per cento della popolazione».
«L’Aifa - ha detto il direttore generale dell’agenzia, Nicola Magrini - sta lavorando anche per prevenire ogni possibile criticità legata sia all’approvvigionamento che alla distribuzione del vaccino antinfluenzale, potendo contare sulla collaborazione concreta di Farmindustria, Assogenerici e dei loro associati, ribadita oggi in un incontro nella sede dell’Agenzia del farmaco».