La Nuova Sardegna

Grenache, l’isola fa incetta di medaglie

Grenache, l’isola fa incetta di medaglie

Nel concorso internazionale francese dedicato al Cannonau i vini sardi conquistano ben 37 dei 56 premi in palio

24 settembre 2020
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MONTPELLIER. La Sardegna ha fatto ancora una volta la parte del leone nel prestigioso concorso internazionale Grenaches du monde, dedicato al vitigno che nell’isola prende il nome di Cannonau e che rappresenta molto più che un prodotto agroalimentare, ma un elemento identitario per eccellenza. Nel concorso organizzato in Francia dal Conseil Interprofessionnel des Vins du Roussillon all'Italia sono andate in tutto 56 medaglie (41 ori e 15 argenti), di cui ben 37 sono state attribuite ai vini sardi (26 ori e 11 argenti). In crescita: lo scorso anno furono 32. La Sardegna si conferma regione leader nella produzione legata al Grenache, detto Garnacha in Spagna, Garnatxa in Catalogna, Tai Rosso nel Veneto, Gamay in Umbria, Alicante in Toscana, Granaccia in Liguria, Bordò nelle Marche e appunto Cannonau nella terra dei nuraghi.

Le giurie erano composte da 70 giudici internazionali (18 italiani) che hanno degustato “alla cieca” 850 vini (180 italiani). Ecco nel dettaglio i risultati ottenuti dalle cantine sarde.

Queste le 26 medaglie d’oro. Per la Doc Alghero Rosso: Anghelu ruju 1979 e Anghelu ruju 2007 (Tenute Sella & Mosca, Alghero). Per la Doc Cannonau di Sardegna i rossi: Anzenas 2017 e Anzenas 2018 (Cantina sociale di Dolianova); Fertas 2017 (Agrifertas, Siniscola); Fòla riserva 2017 (Siddùra, Luogosanto); Fudòra 2018 (Pranu tuvara, Cardedu); Indolente riserva 2016 (Tenuta Asinara, Sorso); Indolente 2018 (Tenuta Asinara, Sorso); Istimau 2017 (Montisci, Mamoiada); Maimone 2018 (Cantina della vernaccia, Oristano); Nostranu 2018 (Berritta, Dorgali); Nuraghe crabioni 2014 (Tresmontes, Sorso); Orriù 2018 (Quartomoro, Arborea); Polinas bio 2018 (Polinas, Bonnanaro); Rosamarina 2019 (Li seddi, Badesi); San Costantino 2018 (Parpinello, Alghero); Stilai 2018 (Lecca, Loceri); Su soi 2018 (Locanda Murales, Olbia); Su’anima 2018 e Su’anima 2017 (Su'entu, Sanluri); Terre vulcaniche 2017 (Montiferru, Santu Lussurgiu); Usulada 2017 (Tenute Il vigneto, Lanusei); Cannonau di Sardegna Doc 2018 (Tenute Sella & Mosca, Alghero); Cannonau di Sardegna Doc selezione 2018 (S.M. La Palma, Alghero); tra i passiti il Festa noria hors d'âge (Cantina Santadi).

Ecco le 11 medaglie d’argento. Per la Doc Cannonau di Sardegna i rossi Le anfore 2018 (Olianas, Gergei); Caposardo 2016 (Deaddis, Sedini); Salana 2018 (Zanatta, Olbia); Urùlu 2018 (Cantina di Orgosolo); Zojosu 2018 (Masone Mannu, Monti); Fattorie Isola 2019 (Cuccaru, Sassari); per il Rosso Riserva: Kuéntu 2015 (Atha ruja poderi, Dorgali); Radice 2016 (Viticoltori della Romangia, Sorso). Per il rosato: Kamelia 2018 (Agrifertas, Siniscola); Rosé Surrau 2019 (Surrau, Arzachena). Per il passito-rouge: Maroneo 2015 (Cantina sociale Dorgali).

Tra gli otto “ambasciatori”, premio attribuito ai vini che anno ottenuto il miglior punteggio di degustazione in una categoria con un alto numero di annate presentate, per la Sardegna è stato eletto Su’anima 2018 di Su'entu, Sanluri. (a.palmas)



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