La Nuova Sardegna

Asl e ufficio di presidenza: in Sardegna 80 poltrone in palio

Asl e ufficio di presidenza: in Sardegna 80 poltrone in palio

Con la riforma della sanità almeno 50 incarichi da assegnare. In arrivo anche un super manager

25 settembre 2020
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CAGLIARI. L’intreccio di nomine ci sarà, con ottanta poltrone in palio da ottobre a dicembre. Sono i posti che la giunta Solinas dovrà distribuire fra Asl, Province e Ufficio di presidenza della Regione. È un filotto senza precedenti. Da qualche giorno cominciano a circolare diverse bozze sulla nuova mappa del potere amministrativo e non solo. Non tanto con su scritti i nomi dei papabili per questo o quell’incarico, è ancora troppo presto, quanto sul numero di caselle che spetterebbero a ciascun partito del centrodestra.

Asl. Sul Bollettino ufficiale, il Buras, è stata pubblicata la riforma approvata all’inizio del mese dal Consiglio regionale con i soli voti del centrodestra. Da ieri, quindi, sono scattati i 30 giorni entro cui la Giunta, così come previsto dalla legge, dovrà nominare i commissari delle otto Aziende sanitarie locali, più quella regionale e quella per le emergenze-urgenze, che prenderanno il posto dell’ormai defunta Ats. Saranno poi i neo traghettatori a dover nominare il direttore sanitario e quello amministrativo, mentre la Giunta sceglierà anche i revisori dei conti, sono tre per ciascuna Asl. Solo con questo primo passaggio finiranno per essere assegnati una cinquantina di incarichi e sono tutti pesanti, perché quando c’è di mezzo la sanità nessun partito vuole rimanere a secco. Sarà di sicuro battaglia fra pretese, prelazioni e veti incrociati. Trovare il giusto equilibrio non sarà facile per il governatore Solinas soprattutto dopo che, negli ultimi vertici di maggioranza, gli alleati avrebbero opzionato questa o quella Asl con largo anticipo. Tra l’altro questa sfida sarà appena l’antipasto di quella più complicata che andrà in scena a dicembre, quando i commissari dovranno lasciare il posto ai direttori generali.

Ufficio di presidenza. È la riforma invocata più volte, a gran voce, dal governatore per «rendere più efficiente la Regione». Alla ripresa dei lavori, la bozza sarà discussa dalla commissione riforme. Il centrodestra vorrebbe strappare un percorso privilegiato, ma le opposizioni hanno replicato: «Tireremo su le barricate». Comunque l’obiettivo della maggioranza è dichiarato: la legge dovrà essere approvata massimo a metà novembre. La proposta prevede lo stravolgimento delle gerarchie burocratico-amministrative, con in testa la figura del segretario generale della Presidenza. Sarà un super manager e gestirà i «rapporti - è scritto nella bozza – fra il governo politico della Regione e l’amministrazione pubblica» e coordinerà «le direzioni generali degli assessorati ma soprattutto i dipartimenti». Proprio i dipartimenti sono un’altra novità. Saranno tre: la programmazione, che avrà competenza su bilancio, affari generali, ambiente ed enti locali-urbanistica, poi gli interventi produttivi (agricoltura, industria, lavori pubblici e turismo) e infine o per le politiche sociali, in cui saranno aggregati lavoro, sanità, pubblica istruzione, cultura e trasporti. Oltre a queste quattro poltrone, sono previste quelle per il Servizio studi, cinque, lo staff presidenziale, che passerà da 15 a oltre 25 unità, e le cinque del Comitato per la legislazione. Tirate le somme, a fine novembre, sarà aperta un’altra corsa, la seconda, per una ventina di incarichi.

Province. Appena il Consiglio approverà la riforma, a fine ottobre, la Giunta dovrà nominare anche un commissario a testa per le Province di Olbia-Tempio, Nuoro, Ogliastra, Oristano, Sulcis-Iglesiente e Medio Campidano. (ua)

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