La Nuova Sardegna

Alitalia, l’appello di Todde: ripristini i voli cancellati

di Alessandro Pirina
 Alitalia, l’appello di Todde: ripristini i voli cancellati

Ma senza l’ok della Regione la compagnia non avrebbe potuto ridurre le rotte

07 ottobre 2020
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SASSARI. Il faccia a faccia tra Regione e Alitalia apre uno spiraglio sul ripristino dei voli cancellati in regime di continuità. La compagnia di bandiera ha rassicurato l’assessore Giorgio Todde che valuterà giorno per giorno la possibilità di incrementare i collegamenti tra la Sardegna e la penisola che oggi sono ridotti al minimo e con orari impossibili. Proprio per fare fronte a questa emergenza che di fatto ha isolato ulteriormente la Sardegna, Todde ha convocato il comitato paritetico di monitoraggio, che ha appunto il compito di vigilare sul rispetto del contratto di servizio. Un incontro in videoconferenza con i rappresentanti di Enac e Alitalia, in cui la Regione ha chiesto il ripristino dei voli tagliati, in particolare su Alghero e Olbia, ma anche su Cagliari. Una decisione, quella della compagnia di bandiera che per garantire la continuità riceve 42,5 milioni ogni anno, dovuta al fatto che in questo periodo, causa Covid, gli aerei da e per Roma e Milano stiano viaggiando mezzo vuoti. Così spiega anche l’assessore. «L’attuale situazione caratterizzata dalla pandemia – dice Todde – ha fatto sì che il coefficiente di riempimento fosse inferiore al 50 per cento. La conseguenza immediata è stata quella di una riduzione dei voli sugli scali minori dell’isola».

La clausola. In effetti, il contratto di servizio prevede che in caso di una domanda inferiore al 50 per cento la compagnia possa o utilizzare aerei più piccoli o ridurre le frequenze. Ma solo con l’autorizzazione della Regione, che dunque in questo caso o non è stata consultata oppure ha dato l’ok al taglio dei collegamenti. Ma la richiesta di ieri di Todde non sembra di certo andare in quest’ultima direzione. «L’assessorato sta lavorando incessantemente, con tutti i soggetti coinvolti mantenendo il tavolo di confronto permanente per garantire ai sardi la mobilità da e per l’isola con frequenze e tariffe adeguate – ha detto l’esponente della giunta Solinas –. Nessun sardo resterà a terra. Assieme ad Alitalia, che dimostra grande collaborazione e spirito costruttivo, stiamo valutando, per sopperire ai voli cancellati, eventuali variazioni di orario che permetteranno ai cittadini del nord Sardegna di spostarsi agevolmente». Per ora dunque la soluzione più probabile è il ripristino dei voli serali per Roma - oggi sia da Alghero che da Olbia l’ultimo collegamento della giornata per Fiumicino parte alle 11 del mattino - che quello del mattino da Milano, visto che da Linate il primo volo della giornata decolla intorno alle 3 del pomeriggio. Ma per l’aumento delle frequenze a decidere sarà il tavolo permanente che quotidianamente valuterà se sarà necessario un incremento. In pratica se la domanda crescerà il vettore metterà a disposizione più voli o aerei più capienti. Anche se già questo è previsto dal contratto di servizio: infatti, se le prenotazioni raggiungono l’80 per cento della capienza la compagnia è obbligata ad aggiungere subito un nuovo volo. Nell’attesa che si sblocchi la situazione l’assessore si è già portato avanti per i prossimi ponti e festività in cui inevitabilmente aumenterà il traffico aereo da e per l’isola. «Ho già sollecitato Alitalia a mettere subito in vendita più biglietti per i voli nei ponti festivi di inizio novembre e dicembre, oltre al periodo natalizio».

L’interrogazione. La questione del taglio dei voli per la Sardegna, e dunque il semi-isolamento di Alghero e Olbia, finisce anche sul tavolo della ministra Paola De Micheli. Il caso Alitalia è infatti oggetto di una interrogazione del deputato di Forza Italia, Pietro Pittalis, firmata anche dalla collega del Movimento 5 stelle, Mara Lapia. «Con l’inizio della stagione autunnale, a causa della drastica riduzione di voli decisa da Alitalia in partenza e in arrivo in Sardegna, la continuità territoriale non è di fatto più garantita – dice il parlamentare –. Manca il diritto alla mobilità per i sardi. Voli tagliati e tariffe esose. La Sardegna ancora una volta ostaggio della sua insularità». Per Pittalis «le decisioni unilaterali assunte da Alitalia hanno fortemente ristretto il diritto alla mobilità degli abitanti della Sardegna e tali scelte sono incomprensibili alla luce degli 1,3 miliardi di euro di finanziamenti pubblici erogati ad Alitalia dal 2017 a oggi e alla luce della imminente nazionalizzazione della compagnia per la quale il governo ha stanziato ulteriori tre miliardi».

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