La Nuova Sardegna

l’accordo 

Intesa azienda-sindacati cig sino al prossimo giugno

CAGLIARI. Trattativa rapidissima, poche ore di discussione e accordo firmato. Sindacati e Saras hanno firmato ieri sera l’accordo tra sindacati e azienda Saras per la cassa integrazione di 1378...

10 ottobre 2020
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CAGLIARI. Trattativa rapidissima, poche ore di discussione e accordo firmato. Sindacati e Saras hanno firmato ieri sera l’accordo tra sindacati e azienda Saras per la cassa integrazione di 1378 dipendenti diretti della raffineria di Sarroch. L'intesa è stata trovata due giorni dopo il primo annuncio, e rispecchia in buona sostanza l’impostazione proposta dall’azienda. La Cig partirà il 26 ottobre e terminerà il 30 giugno 2021. Secondo i sindacati sarebbe stata richiesta dalla azienda soprattutto per la grave situazione economica generale legata all’emergenza coronavirus che ha messo in ginocchio l’attuale sistema produttivo e commerciale di Saras. Gli strumenti di sostegno al reddito sono in realtà due: sino a fine anno è una cig-Covid, finanziata con fondi speciali e distinta dagli altri ammortizzatori. Da gennaio ci sarà una cassa normale, si fa per dire, che ha come termine di scadenza fine giugno. L’impatto sui lavoratori sarà diverso a seconda delle attività svolte: i turnisti staranno in cassa integrazione tre giorni al mese, i giornalieri un giorno a ottobre, tre a novembre e cinque a dicembre. Successivamente, sarà sino a giugno tre giorni al mese per i turnisti e sette giorni al mese per i giornalieri. I dipendenti potranno attutire gli effetti delle riduzioni da cig anche con le ferie. «Speriamo – spiega Giampiero Manca, della Cgil – speriamo che la cassa integrazione possa terminare quanto prima, ma questo sicuramente è stato il miglior risultato possibile da ottenere per limitare i disagi dei lavoratori.

Saras, secondo Marco Nappi della Cisl «punta a recuperare circa 30 milioni di costo del lavoro fisso: in questo contesto è il miglior accordo possibile che potevamo firmare». Uno degli aspetti giudicati positivi dal sindacato è la marcia garantita, sia pur al minio, degli impianti, che lavoreranno solo il greggio trattabile per la vendita. Così Saras ridurrà le scorte. Impatti pesanti anche sul fronte delle imprese d’appalto, visto che le manutenzioni più significative vengono sospese. Anche per altre centinaia di lavoratori, arriverà la cig. Con la speranza che le società più piccole possano reggere il peso della stasi forzata. (g.cen.)

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