La Nuova Sardegna

Dai droni alla pompia: ecco gli Oscar green sardi

di Antonello Palmas
Dai droni alla pompia: ecco gli Oscar green sardi

Al Villaggio Rally di Alghero la consegna dei riconoscimenti nelle sei sezioni: Liverani vince con il progetto di precisione, Fodde grazie al gin all’agrume

11 ottobre 2020
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ALGHERO. Il lockdown ha accelerato la svolta green in agricoltura e gli Oscar Green di Coldiretti Sardegna hanno assecondato questa tendenza andando a premiare proprio aziende dirette da under 40 e attente al rispetto dell’ambiente: d’altronde più di un italiano su quattro (27%) ha aumentato l’acquisto di prodotti sostenibili o ecofriendly dall’arrivo della pandemia. È stato il filo conduttore dell’edizione 2020 tenutasi ieri mattina nel Villaggio Rally ad Alghero, alla presenza di un centinaio di giovani provenienti da tutta la Sardegna. Sei le categorie del premio.

Nella sezione Sostenibilità il premio è andato a Simone Ciferni, 31 enne di Lollove, frazione di Nuoro con appena 13 residenti dove sta realizzando un progetto di turismo “digital detox” (disintossicato dal web) che punta a trasformare i fattori di svantaggio (assenza di servizi, isolamento, spopolamento) in opportunità. Un turismo ”lento” ed esperienziale che si basa su una dimensione umana che stiamo perdendo. Idea non frutto di chiusura, ma anzi dal confronto con altre realtà: dopo la laurea in Economia e gestione aziendale a Cagliari Simone ha intrapreso delle ricerche su piccoli paesi del sud Africa e della Costa Rica per capire i caratteri comuni, quindi negli Usa ha studiato le grandi città, come San Francisco e Washington.

Sostenibilità anche nelle motivazioni del premio Fare rete andato ad Andrea Liverani, 23enne pilota di droni di Arborea che grazie al loro uso ha ridotto del 20% l’utilizzo dell’acqua e del 30% quella dei concimi oltre che dei fitofarmaci nei fertili campi di Arborea. Attraverso Coldiretti Oristano ha avviato un progetto di rete sperimentale sulla agricoltura di precisione con dieci aziende agricole, che sta dando ottimi risultati. Anche Giulia Mura, 39enne di Cardedu, è stata premiata per l’attenzione all’ambiente nella categoria Impresa 5.Terra. Lavora le olive e l’uva delle sue terre con macchinari a basso impatto ambientale e oltre all’olio e vino produce anche paté e una linea cosmesi. E gli scarti di lavorazione, l’80% di ciò che entra in frantoio, sansa e nocciolino, diventano biocombustibile naturale per riscaldare l’azienda e la propria casa di abitazione. E sta per trasformare le vinacce in biogas.

La sezione Campagna Amica ha visto trionfare l’agronomo di 32 anni di Fluminimaggiore Mattia Montalbano: il suo merito è aver recuperato la tradizione de Su Casu cottu, formaggio caprino tradizionale unico nel suo genere, dandogli anche una dignità commerciale dopo averne fatto l’oggetto della tesi di laurea e aver strutturato l’azienda in laboratorio. Ivano Fodde, 25 anni di Budoni, ha inventato il Gin sartoriale alla Pompia, l’agrume raro prodotto solamente in in Baronia, che gli è valso il riconoscimento nella categoria Creatività e una collaborazione con una distilleria di Varese gli sta permettendo di estendere il mercato a un target giovane e ai buongustai grazie all’utilizzo del suo gin per delle ricette gourmet. Infine l’Oscar Noi per il sociale vinto da un gruppo di giovani speciali di Sassari che frequentano l’Istituto agrario Pellegrini diretto da Paolo Acone: un progetto ha consentito loro di coltivare i campi e vendere anche il frutto del proprio lavoro nei mercati di Campagna Amica. Alla premiazione erano presenti il presidente e il direttore di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu e Luca Saba, il delegato dei Giovani sardi Frediano Mura, l’assessore regionale al turismo Gianni Chessa, il direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese e il sindaco di Alghero Mario Conoci.



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