La Nuova Sardegna

«Ti tolgo il malocchio»: arrestato un finto santone

di Luciano Onnis
«Ti tolgo il malocchio»: arrestato un finto santone

Quartucciu, il sedicente guaritore ha estorto 15mila euro a una donna in difficoltà Il 41enne di Selargius l’aveva convinta di essere vittima di una “fattura di morte”

11 ottobre 2020
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QUARTUCCIU . «Inviato da Dio per sconfiggere il maleficio». Si presentava così un sedicente guaritore il cui vero obiettivo era però quello di estorcere il denaro alle ingenue vittime che riusciva a selezionare fra le persone che vivevano situazioni di fragilità. E non è improbabile che si servisse dell’anziana madre per individuare le donne in difficoltà, scelte magari fra quelle con cui recitava il rosario in chiesa ogni pomeriggio.

Il finto santone è un 41enne di Selargius, Alessandro Ambu, arrestato in flagranza per estorsione dagli uomini del commissariato di Quartu mentre intascava altri soldi dalla vittima. È stata una persona vicina alla donna raggirata a chiedere aiuto alla polizia, insospettita da un’anomala richiesta di denaro in prestito da parte dell’amica, una 60enne di Quartucciu a cui i soldi servivano “per saldare un debito”. Era questa la giustificazione che aveva scelto di utilizzare con l’amica ma che, per sua fortuna, non funzionato fino in fondo.

Le indagini. Gli investigatori del commissariato, diretti dal primo dirigente Davide Carboni, hanno poi approfondito la vicenda, scoprendo che la vittima, già da tempo, aveva consegnato cospicue somme di denaro ad un uomo che si era presentato a lei come “inviato da Dio per sconfiggere il malefizio” e che l’avrebbe dovuta salvare da una “fattura di morte”. Il sedicente santone, approfittando di una situazione di particolare vulnerabilità della donna derivante da vicissitudini personali e familiari, era riuscito a incutere in lei un perdurante e insistente sentimento di timore, tanto da costringerla a impegnare i propri risparmi e a contrarre debiti con diverse società finanziarie al fine di scongiurare imminenti malefici. I poliziotti hanno accertato che l’imbroglione, che contattava la signora sempre attraverso telefonate effettuate con un numero anonimo, era riuscito ad estorcerle una ingente somma di denaro e quando la signora palesava le gravi difficoltà economiche, il suo aguzzino cercava in tutti i modi di estorcerle altro denaro, anche con toni accesi, minacciandola attraverso ulteriori nefasti malefici.

I complici. In questo potrebbe avere avuto un ruolo, stanno cercando di accertarlo gli investigatori, la madre del finto santone che potrebbe essere stata protagonista di pressioni psicologiche nei confronti della ingenua compagna di funzioni religiose. In occasione dell’ennesima richiesta di denaro, altri 3mila euro, i poliziotti hanno organizzato un apposito servizio per cogliere in flagranza l’estorsore e liberare la donna dalle grinfie del suo aguzzino. L’altro pomeriggio gli investigatori, insieme ai colleghi delle Volanti, hanno assistito al prelievo della 60enne della somma di denaro da consegnare al guaritore e si sono appostati nelle vicinanze del posto stabilito per l’incontro e per la consegna del denaro. A quel punto è scattato il blitz e i poliziotti hanno fermato l’estorsore con il denaro in mano. In commissariato il santone di Selargius ha poi ammesso le proprie responsabilità ed è stato quindi trasferito nel carcere di Uta. Il capo del commissariato Davide Carboni ha poi invitato chiunque avesse notizie di simili episodi a rivolgersi alle forze di polizia per evitare che i santoni di turno possano farla franca in qualche modo.

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