La Nuova Sardegna

La giornata più nera: contagi a quota 143

di Umberto Aime
La giornata più nera: contagi a quota 143

Da mercoledì i casi crescono cento per volta. Altre quattro vittime Aumentano le persone in quarantena, ma non i ricoverati negli ospedali

12 ottobre 2020
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CAGLIARI. Mai peggio di così. Da quando è scattata la seconda ondata della pandemia, in 24 ore fra sabato e domenica la Sardegna ha stabilito il suo record negativo storico: 143 contagi e quattro morti, più altri tre non ancora censiti. Ancora: è stata superata la soglia psicologica dei 5mila casi positivi dal giorno in cui, a marzo, il coronavirus ha travolto e stravolto la vita quotidiana. Tra l’altro anche trasmissione del virus continua a rimbalzare giorno dopo giorno: sugli ultimi 1.752 tamponi effettuati, sabato la percentuale è schizzata fino all’8 per cento. Il che vuol dire quasi un positivo individuato ogni 100 test ed è un dato impressionante. È tutto scritto nell’ultimo bollettino dell’Unità di crisi della Regione.

L’escalation. È un’ennesima sfilza di numeri che conferma quanto si sa dall’inizio di settembre: il virus corre sempre più veloce, la pandemia non s’è fermata e l’emergenza potrebbe rischiare di essere travolgente nella finestra autunnale. Un solo dato è rassicurante: nonostante l’aumento continuo di contagi, rimane stabile quello dei pazienti ricoverati negli ospedali. Significa che oggi il virus pare essere meno aggressivo rispetto agli effetti devastanti riscontrati durante la prima fase.

Nuovi casi. Da tempo i tamponi sono per fortuna ben oltre la soglia di mille in un giorno. Le maglie dei test sono diventate ancora più fitte, anche se i laboratori privati continuano a non essere accreditati, ed è quindi inevitabile che cresca e sia inarrestabile la curva del contagio. Negli ultimi quattro bollettini, quota cento è stata sempre superata. Sabato però è arrivato il picco con 143 casi ma erano stati 124 venerdì, 134 giovedì e 101 mercoledì. Con la provincia di Sassari, Gallura compresa, arrivata a totalizzare 70 neopositivi in un giorno, davanti al Sud Sardegna, 42, alla Città metropolitana di Cagliari, 22, e 9 ad Oristano. Solo il Nuorese è rimasto fuori dall’ennesima giornata da bollino rosso.

Le vittime. Secondo l’Unità di crisi, questo numero terribile è salito a 165, ma altre tre morti non sarebbero state censite. Gli ultimi pazienti deceduti – stando al bollettino – sono state quattro in 48 ore: due residenti nella Città Metropolitana di Cagliari, rispettivamente una donna, aveva 82 anni, e un uomo, 85, più un pensionato, 75, in Gallura e una donna, 71, del Sud Sardegna, morti sabato. Ma nella statistica ufficiale non sono stati ancora registrati i tre anziani segnalati, con profonda tristezza, dai sindaci di Gavoi, Mamoiada e Sorgono. Per cui il totale dovrebbe essere 168.

La catena. Nonostante le mascherine obbligatorie 24 ore su 24 e i semi lockdown, decisi in diversi Comuni, il coronavirus non conosce davvero confini. L’aumento dell’incidenza del contagio, o valore Rt, ha risuperato la soglia di sicurezza, aumentando i rischi che ogni positivo trasmetta il virus a più di una persona sana. La conferma è ribadita da quest’altro censimento: il numero delle persone in isolamento domiciliare continua ad aumentare a colpo di cento in cento: erano 2.506, ora sono 2.610. Saliranno ancora, perché visto il picco di casi positivi, non può che crescere anche il numero di persone, leggi parenti e amici, costretto alla quarantena in attesa del tampone molecolare.

Report ospedali. L’unica nota positiva è che la seconda ondata pare non aver scatenato – ma chissà fino a quando – una pressione esagerata sugli ospedali Covid di Sassari, Cagliari e Nuoro. Da venerdì è stabile il numero di pazienti positivi, più o meno gravi, in terapia subintensiva, 140. Mentre è in discesa, almeno nelle ultime 24 ore, quello dei ricoverati (sono quasi tutti intubati)in intensiva, da 22 a 19. Il coronavirus della seconda ondata è dunque meno violento di quello della prima e comunque gli ultimi protocolli sanitari sembrano essere sempre molto efficaci. Sono oltre 60 gli ex positivi dichiarati guariti o clinicamente guariti in un solo giorno dopo essere stati sottoposti all’ultima bomba di farmaci anti Covid.

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