La Nuova Sardegna

Autobus affollati: esplode la protesta gli studenti scioperano

Autobus affollati: esplode la protesta gli studenti scioperano

Lettera dei consiglieri Cocco e Lai (Leu) al presidente Solinas «I ragazzi non siano costretti a scegliere tra studio e salute»

17 ottobre 2020
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CAGLIARI. Gli autobus affollati sono sempre un’emergenza nell’emergenza. Di sicuro, la seconda dopo quella sanitaria. «Non si può più chiedere ai nostri studenti pendolari di scegliere tra il diritto allo studio e quello alla salute». È questa una delle frasi forti dell’appello postato su Facebook dai consiglieri regionali Daniele Cocco ed Eugenio Lai di Liberi e Uguali. Oltre al messaggio sulla Rete, hanno inviato una lettera al governatore Christian Solinas e all’assessore ai trasporti Giorgio Todde. «La soglia di sicurezza – si legge – è stata ormai superata centinaia di volte da quando è cominciato l’anno scolastico. Gli autobus urbani ed extraurbani, giorno dopo giorno, sono sempre stracarichi e gli studenti sono costretti a quotidiani assembramenti alle fermate. Da nord a sud della Sardegna tanti ragazzi continuano a scioperare per denunciare che mai la sicurezza è esistita e, dopo quasi due mesi dall'apertura delle scuole, la situazione è addirittura peggiorata».

Soluzioni immediate. «In questa difficile stagione di crisi sanitaria – prosegue la lettera – è indispensabile che i problemi siano risolti in fretta. Le soluzioni ci sono». Per i due consiglieri dell’opposizione sono queste: «Aumentare le corse, più controlli a bordo degli autobus e alle fermate, ridurre ancora se necessario la capienza massima – ora all’80 per cento – e coinvolgere le aziende private nella gestione del servizio pubblico». Per Lai e Cocco è un «pacchetto di interventi che non può essere ancora rinviato, perché vorrebbe dire mettere a rischio migliaia di studenti e alimentare la catena di contagi ormai in crescita esponenziale».

La legge. Qualche settimana fa il Consiglio regionale ha approvato la legge che dovrebbe permettere all’Arst, grazie a un finanziamento straordinario, di aumentare le corse e semmai firmare convenzioni con le aziende private. Stando a quanto scritto dai due consiglieri, però, «quel piano non è stato ancora realizzato in maniera capillare su tutto il territorio regionale». Allo stesso tempo – aggiungono – è «indispensabile che la Regione sostenga i Comuni nella gestione del servizio di trasporto scolastico con risorse aggiuntive da erogare in tempi brevi e certi».

Caso nazionale. L’emergenza trasporti è stata anche al centro dell’ultimo confronto fra il ministro per gli affari regionali, Francesco Boccia, e i governatori. L’allarme è generale e alla fine del vertice Boccia ha detto: «Nella prossima riunione, proporrò alla ministra Azzolina di scaglionare, con un suo decreto, gli orari d’ingresso e d’uscita nelle scuole. È una prima soluzione, non risolverà i problemi ma almeno servirà ad evitare qualche assembramento in meno alle fermate e a bordo degli autobus».

©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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