La Nuova Sardegna

[EMPTYTAG]Adesso i cattolici temono un Natale senza la Messa

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Lo spettro di un Natale senza Messa, come era avvenuto già per la Pasqua, serpeggia nelle comunità cattoliche. Alle prese queste domeniche con il «recupero» delle Prime Comunioni e delle Cresime che...

19 ottobre 2020
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Lo spettro di un Natale senza Messa, come era avvenuto già per la Pasqua, serpeggia nelle comunità cattoliche. Alle prese queste domeniche con il «recupero» delle Prime Comunioni e delle Cresime che non si erano potute celebrare in primavera, le parrocchie ora temono di dovere tornare alle celebrazioni a distanza. Una eventualità da scongiurare per tanti motivi: non ultimo il fatto che le chiese, nonostante la riapertura, sono rimaste in tanti casi vuote. E, anche se non attiene il lato spirituale, va aggiunto che molti parroci soffrono ancora per quelle cassette delle offerte rimaste per mesi vuote e che normalmente invece servono non solo per aiutare i poveri ma anche per pagare bollette e per la manutenzione delle chiese italiane. I mal di pancia già si vedono sui social. Il post su Facebook della Conferenza Episcopale Italiana nel quale il cardinale presidente Gualtiero Bassetti sottolinea che «il dialogo tra la Chiesa e il governo sulle messe e le misure anti-Covid c'è sempre stato e continuerà a esserci, come anche il rispetto di tutte le precauzioni», conta alcune centinaia di commenti. Molti durissimi nei confronti dei vescovi. «Avete dato a Cesare quello che è di Dio. Oggi vedo una Chiesa istituzionale, serva del potere politico. Non si può fare passare il messaggio che le chiese siano luogo di contagio. Avete svenduto la fede», commenta Mariarosa L.S. «Possiamo credere solo in Dio e nella Madonna ma non più nella Chiesa che oramai prende ordini da altri invece che da nostro Signore. Sono cattolica ma mi vergogno tantissimo», concorda Consuelo P. «Le chiese devono rimanere aperte», «Mai più chiese chiuse», e così via.

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