Mangiano funghi velenosi, 6 intossicati in pochi giorni in Sardegna
di Gianni Bazzoni
Il caso più grave: un uomo ha ingerito il temuto Amanita phalloides
21 ottobre 2020
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SASSARI. Sei intossicati in pochi giorni dopo avere mangiato funghi raccolti e che non sono stati valutati con attenzione. Tra loro anche un bambino e una persona adulta che ha rischiato davvero tanto per avere consumato una specie che – come già accaduto – può determinare anche effetti mortali.
La stagione è cominciata da pochi giorni e l’allarme è già stato lanciato, gli episodi infatti riportano in primo piano l’importanza di rafforzare il livello di prevenzione e la conoscenza delle varie specie presenti in Sardegna.
La Assl di Sassari ha rivolto l’invito a tutti i consumatori a rivolgersi all’Ispettorato Micologico per effettuare il controllo gratuito (prima del consumo) dei funghi spontanei raccolti. È una forma di garanzia che in molti casi aiuta a salvare vite umane.
Tre gli episodi particolarmente significativi. Il primo ha riguardato un bambino che si è sentito male dopo aver consumato dei funghi porcini spontanei e raccolti (risultati commestibili). Nel caso specifico i micologi hanno voluto sottolineare che i funghi – anche se commestibili – «devono essere consumati esclusivamente previa cottura, in modiche quantità ed evitando l’assunzione in più pasti consecutivi per via della scarsa digeribilità di alcune delle sostanze che li compongono. In particolare, deve essere assolutamente evitato il consumo da parte di bambini, anziani, donne in stato di gravidanza o in periodo di allattamento, persone affette da intolleranze o che soffrono abitualmente di disturbi digestivi».
La seconda intossicazione rilevata negli ultimi giorni è stata causata dal consumo in quantità eccessive di funghi spontanei e raccolti della specie Leucopaxillus lepistoides. Questo fungo è molto robusto, può superare i 700 grammi e, nonostante in diversi testi divulgativi sia indicato come commestibile, spesso risulta particolarmente indigesto: «In letteratura, infatti – hanno affermato gli esperti dell’Ispettorato Micologico di Sassari – sono citati diversi casi di intossicazione di tipo gastrointestinale a seguito del consumo in quantità elevate».
Il terzo caso, il più grave, ha riguardato una persona che ha raccolto e mangiato funghi raccolti potenzialmente mortali: si tratta degli Amanita phalloides. L’ingestione di questi funghi ha causato delle conseguenze molto serie che hanno richiesto l’immediato trasferimento in ospedale dell’uomo che è stato tempestivamente curato e assistito dai sanitari che sono riusciti a scongiurare conseguenze ancora più serie.
In tutti questi casi i funghi spontanei e raccolti non sono stati controllati prima del consumo. Da qui l’intervento della Assl di Sassari che ha rinnovato l’invito ai consumatori, a chi raccoglie i funghi spontanei abitualmente o occasionalmente, di rivolgersi all’Ispettorato, dove gli esperti micologi effettuano il controllo gratuito dei funghi spontanei destinati all’autoconsumo.
Per cercare di favorire un rapporto più agevole tra la struttura sanitaria di controllo e tutti gli appassionati raccoglitori di funghi, ma anche con chi li consuma dopo averli acquistati da venditori occasionali o ricevuti in regalo, è stata pubblicizzata la sede con i relativi orari di apertura al pubblico dell’Ispettorato Micologico della Assl di Sassari: la struttura è operativa in via Rizzeddu 21/B - Palazzina “F”, al piano terra.
I numeri telefonici sono: 348/5455906 e 079/2062889, mentre le comunicazioni via mail possono avvenire contattando sianmicologico.asslsassari@atssardegna.it. La sede è aperta nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 12 alle 13,30.
L’appello lanciato dalla struttura sanitaria e di prevenzione è quello di rivolgersi agli ispettorati anche solo per un consiglio, per evitare di allungare inutilmente l’elenco dei casi di intossicazione, che purtroppo coinvolgono sempre più persone di ogni età e con conseguenze assai gravi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La stagione è cominciata da pochi giorni e l’allarme è già stato lanciato, gli episodi infatti riportano in primo piano l’importanza di rafforzare il livello di prevenzione e la conoscenza delle varie specie presenti in Sardegna.
La Assl di Sassari ha rivolto l’invito a tutti i consumatori a rivolgersi all’Ispettorato Micologico per effettuare il controllo gratuito (prima del consumo) dei funghi spontanei raccolti. È una forma di garanzia che in molti casi aiuta a salvare vite umane.
Tre gli episodi particolarmente significativi. Il primo ha riguardato un bambino che si è sentito male dopo aver consumato dei funghi porcini spontanei e raccolti (risultati commestibili). Nel caso specifico i micologi hanno voluto sottolineare che i funghi – anche se commestibili – «devono essere consumati esclusivamente previa cottura, in modiche quantità ed evitando l’assunzione in più pasti consecutivi per via della scarsa digeribilità di alcune delle sostanze che li compongono. In particolare, deve essere assolutamente evitato il consumo da parte di bambini, anziani, donne in stato di gravidanza o in periodo di allattamento, persone affette da intolleranze o che soffrono abitualmente di disturbi digestivi».
La seconda intossicazione rilevata negli ultimi giorni è stata causata dal consumo in quantità eccessive di funghi spontanei e raccolti della specie Leucopaxillus lepistoides. Questo fungo è molto robusto, può superare i 700 grammi e, nonostante in diversi testi divulgativi sia indicato come commestibile, spesso risulta particolarmente indigesto: «In letteratura, infatti – hanno affermato gli esperti dell’Ispettorato Micologico di Sassari – sono citati diversi casi di intossicazione di tipo gastrointestinale a seguito del consumo in quantità elevate».
Il terzo caso, il più grave, ha riguardato una persona che ha raccolto e mangiato funghi raccolti potenzialmente mortali: si tratta degli Amanita phalloides. L’ingestione di questi funghi ha causato delle conseguenze molto serie che hanno richiesto l’immediato trasferimento in ospedale dell’uomo che è stato tempestivamente curato e assistito dai sanitari che sono riusciti a scongiurare conseguenze ancora più serie.
In tutti questi casi i funghi spontanei e raccolti non sono stati controllati prima del consumo. Da qui l’intervento della Assl di Sassari che ha rinnovato l’invito ai consumatori, a chi raccoglie i funghi spontanei abitualmente o occasionalmente, di rivolgersi all’Ispettorato, dove gli esperti micologi effettuano il controllo gratuito dei funghi spontanei destinati all’autoconsumo.
Per cercare di favorire un rapporto più agevole tra la struttura sanitaria di controllo e tutti gli appassionati raccoglitori di funghi, ma anche con chi li consuma dopo averli acquistati da venditori occasionali o ricevuti in regalo, è stata pubblicizzata la sede con i relativi orari di apertura al pubblico dell’Ispettorato Micologico della Assl di Sassari: la struttura è operativa in via Rizzeddu 21/B - Palazzina “F”, al piano terra.
I numeri telefonici sono: 348/5455906 e 079/2062889, mentre le comunicazioni via mail possono avvenire contattando sianmicologico.asslsassari@atssardegna.it. La sede è aperta nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle 12 alle 13,30.
L’appello lanciato dalla struttura sanitaria e di prevenzione è quello di rivolgersi agli ispettorati anche solo per un consiglio, per evitare di allungare inutilmente l’elenco dei casi di intossicazione, che purtroppo coinvolgono sempre più persone di ogni età e con conseguenze assai gravi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
