La Nuova Sardegna

Viaggio nello storico istituto frequentato dai maestri del ’900 Mariano Muggianu: «Spazio alla creatività ma con solide basi» 

Inchiostro e stampanti 3D per fare dei ragazzi artisti, grafici e maker di domani

di Giovanni Dessole
Inchiostro e stampanti 3D per fare dei ragazzi artisti, grafici e maker di domani

Sensibilità artistica e creatività al potere, supportate però da una solida formazione di carattere generale utile a dare corpo ed indirizzo alle competenze dei ragazzi con grande attenzione alle...

22 ottobre 2020
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Sensibilità artistica e creatività al potere, supportate però da una solida formazione di carattere generale utile a dare corpo ed indirizzo alle competenze dei ragazzi con grande attenzione alle specificità d’ambito. Nel 2010 l’istituto d’arte di Sassari diventa liceo artistico statale, sua attuale denominazione. La scuola – la più antica scuola d’arte dell’intera Sardegna – resta intitolata a Filippo Figari, grande artista isolano che l’ha diretta per oltre 20 anni a partire dalla sua fondazione nel 1935. Proprio l’arte è il massimo comune denominatore e filo conduttore che lega ed attraversa tutti gli indirizzi proposti in cui, a partire dalla terza classe e per il triennio conclusivo del percorso di studi, caratterizza l’offerta formativa del “Figari”.

«Il nostro liceo consente agli studenti di esprimere al meglio le loro potenzialità artistiche, e di farlo a 360 gradi – spiega il dirigente scolastico Mariano Muggianu –. A questo concorrono tutti i corsi attivati, al dare completezza alle differenti forme di espressione e di visione complessiva. Il tutto si sviluppa però a partire da una solida base generale di insegnamenti, non solo di carattere artistico, su cui si innestano successivi approfondimenti funzionali alla definizione della professionalità e alla ricerca della migliore opzione accademica».

Apertura all’estro. Apertura all’imprenditorialità. Apertura all’Università, in tante delle sue forme. Un binomio forte che rafforza il messaggio: formazione generale d’impatto e focus sulle peculiarità. «La riforma, nella fase di passaggio da istituto d’arte a liceo artistico, ci ha consentito di mantenere intatta la propensione allo sviluppo di talenti e potenzialità. Al contempo, grande cura dedichiamo alla preparazione di chi vuole indagare o alimentare la sua passione per l’arte. I nostri corsi sono adatti a chi ha talento nel fare, e a chi ha la sua sensibilità artistica. Arte che per essere scoperta deve essere frequentata».

Vocazione laboratoriale, quella del liceo “Figari”, applicata agli indirizzi architettura e ambiente (“Uno sbocco preciso, una chiara opportunità dai risvolti universitari e professionali molto interessanti, quanto mai al passo con i tempi”), arti figurative (plastico-scultoreo e grafico-pittorico), audio visivo e design che si distingue in percorsi triennali in arte dell’arredamento e del legno, arte della moda, arte della ceramica e arte dei metalli dell’oreficeria e del corallo. «I giovani mostrano di apprezzare le possibilità che offriamo loro. Penso ad esempio alla grafica, all’arredamento interpretato con un approccio sempre più moderno a concezione e progettazione, chiaramente orientato al design. E ancora all’indirizzo audio visivo, attualissimo e capace di regalare occasioni e soddisfazioni, come nel caso del recente progetto portato avanti con il Banco di Sardegna in relazione al toro virtuale della sua bellissima sede. Una nota sul corso in design e arte dei metalli: grande tradizione isolana, docenti appassionati e un settore che dopo anni di crisi sta vivendo un momento di rinascita».

Una scuola che ha una storia. Che esprime forte il suo senso di identità e appartenenza. Che ha un forte legame con Sassari e che, negli anni, ha formato personaggi apprezzati ed affermati. «In piazza d’Armi e nella nostra sede di Scala di Giocca si respira un’aria particolare. Pervade tutti, dai diventi agli studenti. Perché è difficile slegare l’arte dal coinvolgimento emotivo. La partecipazione emotiva è fondamentale. Il clima è sereno, non c’è bullismo ed anzi grande spinta all’incisività per volontà degli stessi ragazzi». La tradizione e l’arte sono punti di riferimento, ma non limitano in alcun modo il ricorso (necessario) alla tecnologia. «Una sfida da accettare e vincere. Abbiamo laboratori attrezzati con stampanti 3D, strumentazioni informatiche all’avanguardia. Investiremo ancora in tal senso. I maker sono e saranno protagonisti del futuro».

Già protagonisti del progetto La Nuova@Scuola, agli alunni dell’artistico vengono date occasioni di incontro con importanti attori del territorio, collaborazioni coltivate nel segno dell’alternanza scuola lavoro e del confronto.

Grande successo riscuote anche il corso serale per adulti.

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