La Nuova Sardegna

Tra dieci anni agronoma e ricercatrice

di Adele Demelas
Tra dieci anni agronoma e ricercatrice

«Come ti vedi tra dieci anni?» Non è una domanda facile a cui rispondere, ma in questo periodo un po’ particolare, questo interrogativo mi ricorda che ci sarà un futuro migliore con un ritorno alla...

22 ottobre 2020
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«Come ti vedi tra dieci anni?» Non è una domanda facile a cui rispondere, ma in questo periodo un po’ particolare, questo interrogativo mi ricorda che ci sarà un futuro migliore con un ritorno alla “normalità”. Sino a poco tempo fa avevo una concezione diversa di futuro, non prendevo in considerazione tutti gli ostacoli che si possono trovare. Il Covid-19 ha stravolto le vite di tutte le persone, partendo dai bambini sino ad arrivare agli anziani. Non so quanto questo possa incidere nel futuro di noi ragazzi anche nel mondo del lavoro e non so come la pensa l’Aspal, ovvero l’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro. Mi piacerebbe sapere dagli esperti dell’Aspal e dai partner del progetto La Nuova@Scuola cosa ci potremo aspettare e cosa possiamo fare per cercare di arrivare ad una situazione lavorativa futura normale.

Tra dieci anni io avrò 27 anni, da piccola pensavo che ormai a quell’età si fosse già fatto tutto nella vita: diploma, laurea, famiglia ed anche il lavoro dei sogni. Ora se ci penso mi vedo solo diplomata in Agraria e laureata come agronoma alla facoltà di Agraria, magari cercando ancora di riuscire a svolgere il lavoro dei miei sogni e fare tantissime esperienze.

Una delle tante è quella di riuscire ad andare in Erasmus in America, perché oltre ad essere un’esperienza bellissima, è soprattutto molto utile considerando il fatto che l’inglese ora è considerata la lingua internazionale. Non so bene come sarà il mondo universitario perché cambieranno alcune cose dalle scuole superiori. Non so se cambierà anche l’ambiente e il modo di fare dei professori. Non so davvero cosa aspettarmi, ma sono tanto curiosa di scoprirlo, così potrò realizzare il mio sogno.

Vorrei diventare agronoma perché mi piace l’idea di occuparmi della gestione di allevamenti, valorizzare i prodotti agricoli ed occuparmi delle produzioni vegetali. E pensare che quando ho iniziato gli studi superiori il mio obbiettivo non era questo, ma semplicemente riuscire a crearmi una mia azienda agro-zootecnica. Non che ora io abbia abbandonato questa idea, solo che ora è passato in “secondo piano” perché vorrei puntare a dei livelli più alti.

Quando mi capita di sentire in TV di agronomi che sono partiti dal “niente” e sono diventati molto importanti anche all’estero, ho sempre più motivazioni e voglia di continuare a finire il mio percorso guardando sempre avanti. Chissà dove riuscirò a svolgere il lavoro dei miei sogni, se qui in Sardegna, nella penisola oppure sarebbe davvero magnifico se riuscissi all’estero. Per ora cerco di restare con i piedi per terra concentrandomi a raggiungere semplicemente il primo obbiettivo: il diploma. Sperando che il periodo che stiamo vivendo ora non duri ancora per molto in modo che noi ragazzi possiamo portare avanti i nostri sogni, e non rimandarli o renderli molto difficili da realizzarsi come purtroppo sta succedendo a molti.

*Adele, 17 anni, frequenta l’Agrario Pellegrini

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