La Nuova Sardegna

Legno ad alta tecnologia

Legno ad alta tecnologia

Accordo tra UniNuoro e una coop di Villagrande per valorizzare i boschi

24 ottobre 2020
2 MINUTI DI LETTURA





Innovazione e valorizzazione della risorsa bosco. Sono le due linee d’azione di un interessante progetto che partecipa alla misura 16.1 del Piano di sviluppo rurale della Sardegna e vede come attori principali una cooperativa, la Verdevivo, presieduta dal dottore forestale di Villagrande Strisaili Piero Rubiu, e il consorzio universitario nuorese guidato dal commissario Fabrizio Mureddu.

Obiettivo della partecipazione al bando: il finanziamento di una ricerca che, attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie, potrà avere importanti ricadute economiche con la valorizzazione del legname proveniente dalle vaste ma sinora poco sfruttate foreste sarde.

«Come presidente della coop, impresa che si occupa di servizi nel settore agro forestale, tre anni orsono ho partecipato ad un progetto di ricerca con l'Università di Viterbo che valorizzare legname sardo ad uso commerciale e strutturale – spiega Rubiu –. Ad eccezione del castagno, tutte le altre essenze non vengo sfruttate per mobili e costruzioni».

Nel corso di questa prima sperimentazione, le prove di laboratorio eseguite sul legno di leccio e roverella con la tecnica del termo trattamento hanno evidenziato risultati positivi e l'esigenza di proseguire nella ricerca.

«Il termo trattamento, sottraendo il materiale organico, rende il legname inertizzato. In questa maniera – sottolinea Rubiu – non c'è bisogno dei trattamenti chimici necessari a contrastare gli effetti dell'esposizione agli eventi atmosferici. Dopo questi primi risultati si può andare avanti con la ricerca per ottimizzarli».

E a questo punto perché non proseguire il progetto in collaborazione con il consorzio universitario del capoluogo barbaricino che tra i suoi corsi di laurea ha proprio quello in Scienze forestali e ambientali? «Ora – sottolinea Rubiu – è arrivato il momento di applicare questa tecnologia e di agire in regime di cooperazione con le realtà del territorio. Grazie al progetto verranno attivate collaborazioni non solo con altre università italiane e straniere ma anche con le imprese locali».

Il progetto si concretizzerà, infine, nella costruzione di modulo rifugio montano con legname sardo termotrattato. La forma scelta per portare avanti il percorso è quella dell’associazione temporanea di imprese La parola d’ordine è sinergia tra enti pubblici e imprese private. «Da soli non si va da nessuna parte o comunque è molto difficile raggiungere risultati concreti», è la filosofia di Rubiu sposata dal capo dell’università nuorese che conclude: «Con le sinergie, invece, si va avanti». (g.f.)

In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative