La Nuova Sardegna

Solinas sfida Conte su scuole e ristoranti

Solinas sfida Conte su scuole e ristoranti

Il governatore punta a chiudere le superiori e ad aprire i locali fino alle 23 Il virus spaventa l’isola: 231 contagi e 3 vittime. Un positivo ogni 10 tamponi

27 ottobre 2020
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. L’Alto Adige ha sfidato il governo Conte sulla chiusura di scuole, seppure poco oltre la metà, e ristoranti dalle 18 in poi. Con un’ordinanza, Arno Kompatscher, presidente della Provincia di Bolzano, ha stravolto le percentuali della didattica a distanza e gli orari. La Sardegna ci sta pensando. Oggi, o domani, il governatore Christian Solinas dovrebbe sciogliere la riserva. Pare che stia limando un’ordinanza, sarebbe la numero 49, per limitare al minimo gli arrivi nei porti e negli aeroporti per tre o quattro settimane, chiudere del tutto le scuole superiori e riaprire i ristoranti fino alle 23. Nel giorno in cui c’è stato l’ennesimo picco di contagi, altri 231 casi positivi, e tre decessi, l’ordinanza sarebbe stata rinviata di 24 ore, dopo un lungo confronto col Comitato tecnico-scientifico. Oggi sarà anticipata in videoconferenza ai capigruppo del Consiglio regionale, per essere condivisa.

Scuole superiori. Il decreto del Governo ha imposto la didattica a distanza per il 75 per cento degli studenti, ma dalla Regione potrebbe essere stravolta fra poche ore. Nel frattempo i presidi hanno cominciato a organizzare la rotazione fra i ragazzi che dovranno restare a casa e quanti invece, il 25 per cento, entreranno in aula. «A questo punto – è il messaggio arrivato dall’Associazione dei presidi – speriamo non ci siano altre ordinanze. È già difficile rispettare il Dpcm, che tra l’altro ha vanificato il nostro duro lavoro preparatorio di quest’estate». A questo punto però è probabile che, a metà settimana, la chiusura dei licei sia totale fino al 24 novembre. Intanto il consigliere regionale Cesare Moriconi, Pd, ha rilanciato: «Installiamo i termoscanner nelle scuole. Solo così le renderemo tutte più sicure».

Bollettino. Un positivo ogni 10 tamponi: è questa l’ultima media segnalata dall’Unità di crisi. Sono infatti 231 i nuovi casi intercettati sui 2.376 test effettuati lunedì. Test che sono stati prescritti all’interno dei nuclei familiari di chi era già positivo (sono 156 i casi legati a uno o più contatti), oppure, in 75 occasioni, per verificare se i sintomi erano proprio quelli del virus. Il Nord Sardegna continua nella sua escalation con un più 127, seguito dall’Area di Cagliari, 45, la provincia di Nuoro, 32, Sud Sardegna, 24, e 3 casi nell’Oristanese. All’inizio della settimana è aumentato purtroppo anche il numero dei decessi: sono stati tre, tutti al Santissima Trinità, ma per ora il conteggio della Regione si ferma a 192, segnalando solo la morte di un 85enne. Proprio al Santissima, in 48 ore, sono 10 le persone decedute per una causa, più o meno diretta, riconducibile al Covid. La situazione negli ospedali continua a preoccupare, anche se i nuovi ricoveri sono stati solo 5 fra terapia intensiva e sub intensiva. In totale sono 358 i pazienti assistiti negli ospedali Covid di Cagliari, Sassari e Nuoro, più Oristano, appena attivato, nei due privati – Policlinico Sassarese e Mater Olbia – e infine gli 11 trasferiti nell’hotel di Santa Maria Coghinas. Il neo commissario dell’Ares, Massimo Temussi, ha ipotizzato l’apertura di due ospedali da campo ad Alghero e a Cagliari. Sono invece 4.584 le persone in isolamento, ma aumentano i guariti, 99. Ancora: i medici militari scenderanno in campo per i tamponi a tappeto nei drive in delle Asl. Intanto, come annunciato dall’Ania, Associazione delle società assicurative, i carabinieri del Battaglione di Cagliari e quelli del comando di Sassari si sottoporranno ai test messi a disposizione proprio dall’ Ania.

Bar e ristoranti. Il centrodestra s’è schierato compatto contro l’ultimo Dpcm. «Non si può trattare la Sardegna come il Nord Italia. Chiudere i locali alle 18 è inaccettabile», hanno detto Antonello Peru, Udc-Cambiamo, e Franco Mula del Psd’Az. Il deputato Ugo Cappellacci, Forza Italia, ha annunciato un’interrogazione urgente al ministero dell’interno sul caso Sardegna. Però da oggi comincerà l’attesa per l’ordinanza di Solinas: allungherà l’orario di apertura dei locali fino alle 23? È probabile, almeno come atto di fiducia e con in più questa certezza: i controlli sulla movida saranno molto più severi. (ua)

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative