La Nuova Sardegna

Il metano in Sardegna, Italgas: «Siamo pronti, ora le regole»

di Claudio Zoccheddu
Il metano in Sardegna, Italgas: «Siamo pronti, ora le regole»

Presentato il piano industriale 2020/2026. L’ad Gallo: «Autorità e ministero devono stabilire le modalità di distribuzione»

01 novembre 2020
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SASSARI. L’obiettivo è solo uno: accelerare. I campi di applicazione del cambio di velocità, invece, sono diversi: dalla crescita organica della società alle nuove opportunità di sviluppo, dalla trasformazione digitale all’assestamento di una struttura finanziaria solida ed efficiente. Poi c’è la Sardegna, dove aumentare la velocità significa sciogliere tutte le riserve sulle modalità di distribuzione del metano e farlo arrivare nella case dei cittadini, portando un risparmio consistente nelle bollette, quantificato in un calo del totale molto vicino al 30 per cento. Ne ha parlato l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, al momento di svelare il nuovo piano industriale che la società seguirà per i prossimi sei anni e che parte con un portafoglio di 7,5 miliardi di euro, 1,1 in più rispetto a quanto fatto per il piano precedente.

La Sardegna. L’isola gioca un ruolo fondamentale nel futuro prossimo di Italgas, che ha investito in Sardegna circa 500 milioni proprio per la metanizzazione. «Siamo orgogliosi che la Sardegna abbia a breve, e in alcuni casi lo ha già, una rete del metano in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini – spiega Gallo –. In alcune aree nella zona di Alghero le reti sono già piene di metano e presto potranno entrare in funzione. Ci sono poi i bacini utilizzati per il Gpl nella zona centrale della costa orientale che entro la fine del 2020 o al massimo all’inizio del 2021 passeranno al metano e potranno servire circa 10mila clienti che – continua Gallo – una volta a regime troveranno in bolletta un risparmio sul totale del 30 per cento». Le incognite, però, non mancano e l’amministratore delegato di Italgas coglie l’occasione per ribadire un concetto che non è ancora stato chiarito: «Abbiamo realizzato circa 750 chilometri di reti e ormai siamo arrivati a circa i tre quarti del totale, che ne prevede tra i 1100 e 1200. Stiamo procedendo molto celermente – spiega Paolo Gallo – e per questo motivo mi auguro che l’Autorità e il ministero riescano a definire una quadro normativo certo per la distribuzione e per il trasporto del metano. Entro qualche settimana, e comunque prima della fine del 2020, noi saremo pronti ad effettuare le prime forniture».

Il piano 2020/26. Dei 7,5 miliardi di investimenti previsti dal piano industriale di Italgas, 1,1 saranno destinati all’innovazione tecnologica che comprende anche la sostituzione dei vecchi contatori con gli “smart meter”, quelli di ultima generazione che in questi giorni stanno per iniziare a servire tutte le utenze Gaxa (la società di distribuzione di Italgas che copre la Sardegna), ormai quasi completata. Quindi la società utilizzerà i fondi a disposizione per l’ammodernamento generale delle reti per supportare il processo di transizione energetica limitando le emissioni in atmosfera, come indicato dal Green Deal voluto dalla Commissione europea proprio per ridurre le emissioni di metano.

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